Tutti i dati in forte rialzo Ricavi, +28% di media

Nelle aziende del settore sono stati creati circa 1.400 nuovi posti di lavoro. Quasi raddoppiati gli utili complessivi: +83,6% rispetto all’anno 2020.

Tutti i dati in forte rialzo  Ricavi, +28% di media

Tutti i dati in forte rialzo Ricavi, +28% di media

di Matteo Bigliardi

e Federico Polini

Anche in questa edizione, il settore della Meccanica conferma la propria rilevanza nel tessuto economico della provincia, annoverando ben 115 società e risultando nuovamente il più numeroso delle Top500. A riprova dell’importanza assunta nel tempo, si evidenzia che le società del settore generano complessivamente circa il 17% dei ricavi e il 25% del Margine Operativo Lordo complessivamente prodotti dalle migliori 500 aziende bolognesi, impiegando il 18,6% del totale dei dipendenti. Dall’analisi dei bilanci 2021 emerge che le società del comparto hanno ripreso il percorso di crescita temporaneamente interrotto nel difficile esercizio 2020, negativamente influenzato dalla diffusione del Covid-19, attestandosi su risultati migliori rispetto a quelli pre-pandemia. Tutti i principali dati economici e patrimoniali alla chiusura dell’esercizio 2021 risultano ovviamente in forte aumento rispetto ai dati relativi al 2020: i ricavi aumentano per il 94% delle imprese del campione (mediamente del 28% circa), con un valore mediano che passa da 34,1 milioni a 43,9 milioni di Euro; gli attivi patrimoniali risultano in crescita del 13% circa (il valore mediano passa da 40,7 milioni a 46,2); i patrimoni netti aumentano del 18% circa (il valore mediano passa da 18,4 milioni a 21,9 milioni). Come già anticipato, se estendiamo il raffronto all’anno 2019, ultimo esercizio che possiamo definire di ‘normale’ attività, emerge che i valori mediani sono tornati pienamente sopra a quelli pre-pandemia (valore mediani 2019: ricavi 38,4 milioni, attivo 36,6 milioni, patrimonio netto Euro 13,4 milioni).

Relativamente ai dati sull’occupazione, nonostante il valore mediano dei dipendenti risulti sostanzialmente invariato (133 nel 2020 contro 134 nel 2021) è possibile osservare un incremento negli altri quartili, che ha determinato una crescita media del 3,1% (407 dipendenti per azienda nel 2021 contro 395 nel 2020) a cui corrispondono, in termini quantitativi, circa 1.400 nuovi posti di lavoro. I principali margini economici confermano anch’essi il forte ‘rimbalzo’ del settore, con gli utili complessivi quasi raddoppiati (+ 83,6%) rispetto al 2020 e l’utile mediano che passa da 1,2 milioni di euro nel 2020 a 2 milioni nel 2021 (era 1 milione nel 2019). Anche l’EBIT mediano (pari a 2,8 milioni) e EBITDA mediano (pari a 4,3 milioni) hanno registrato un notevole incremento sul 2020 (rispettivamente +70,9% e +29%) e risultano nettamente migliori dei corrispondenti dati 2019 (EBIT mediano 1,8 milioni, EBITDA mediano 3,8 milioni). Il ROI del settore passa dal 3,78% nel 2020 (4,99% nel 2019) al 5,69% nel 2021 e il ROS passa dal 4,25% nel 2020 (4,92% nel 2019) al 5,77% nel 2021, confermando quindi che la redditività del settore ha raggiunto livelli superiori a quelli precedenti lo scoppio della pandemia. Infine, a livello finanziario, i valori degli indici evidenziano livelli di rischiosità tendenzialmente bassa, in linea con quelli dell’anno precedente, sia in relazione al rapporto tra oneri finanziari e fatturato sia con riferimento a quello tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto. L’andamento in controtendenza del rapporto di indebitamento può essere considerato fisiologico rispetto all’aumento dei volumi delle vendite registrato nell’anno.