Uno scenario con tante incognite

Dalla guerra all’inflazione: Ermocida (PwC) ha analizzato le ricadute sul contesto economico

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Prevedere l’impatto del conflitto in Ucraina sull’economia italiana è estremamente difficile. Così come afferma Giuseppe Ermocida, partner di PwC Italia, durante l’esposizione dell’analisi ‘2021 e 2022: Pnrr, sostenibilità e scenari macroeconomici’ presentata nel corso del convegno dedicato alla ricerca Top 500.

"La Banca d’Italia ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil pubblicate a gennaio (+3,8%), delineando tre scenari possibili definiti sulla base di ipotesi tra loro alternative sull’andamento dei prezzi delle materie prime, del commercio internazionale, della fiducia di consumatori e imprese e delle forniture di gas naturale - spiega Ermocida - Il rallentamento dei consumi (dal +4,4% stimalo da Prometeia pre-conflitto per il 2022 al ÷2,2% stimato attualmente da Banca d’Italia) è il fattore che incide maggiormente sulle prospettive di crescita. La causa principale è l’aumento dell’inflazione (tra il 4% e il 7,8% per il 2022) determinato principalmente dal rincaro dell’energia". Ma non solo: "La guerra fra Russia e Ucraina porterà effetti negativi e ripercussioni su oltre 6.000 imprese dell’Emilia Romagna. Nel terzo trimestre del 2021 il totale dell’export dell’Emilia Romagna verso la Russia valeva 1.144 milioni di euro. Nello stesso periodo di riferimento, le importazioni complessive dalla Russia in Emilia Romagna sono aumentate circa del +45% rispetto al 2020 attestandosi a circa 222 milioni di euro. L’export dell’Emilia Romagna verso la Russia nel 2021 pesa per il 2,1% del totale territoriale - aggiunge - dato che classifica la Regione come la terza più esposta alle conseguenze del conflitto".

E se "il principale settore di esportazione, che è quindi il più colpito, è quello del confezionamento di articoli di abbigliamento, comparto che nel 2021 esportava 190 milioni di euro - continua -, a seguire ci sono il settore della fabbricazione di macchinari per la formatura di metalli e altri per un valore di circa 50 milioni di euro e quello della fabbricazione di pitture, vernici smalti e inchiostri 46 milioni di euro".

Tra i protagonisti del convegno anche Roberto Sollevanti, partner di PwC Italia: "Oggi vorrei sintetizzare tutto quello che è successo e le storie che abbiamo sentito (si riferisce alle testimonianze degli imprenditori, che raccontiamo nelle pagine a seguire ndr) con una parola che è competenza.

Abbiamo ascoltato storie manageriali che ci hanno illustrato aziende che alcuni magari conoscono per motivi personali, ma che lavorano in settori di nicchia. E ci sono poi tante realtà che hanno rilanciato marchi che si erano già immortalati nella testa e nel cuore delle altre persone, così come non mancano realtà con grandi competenze specifiche dei settori".

Un messaggio di speranza e di rete, che si traduce così in uno strumento di conoscenza per riuscire a mettere a fuoco le esperienze da portare a termine e migliorare le strategie da introdurre in campo. E Top 500, fa da cornice, dunque, a uno scenario innovativo dove poter scambiarsi idee e considerazioni.

"Bisogna creare un team vincente attraverso strategie così come ci insegnano le storie delle imprese che ancora oggi ci danno molti spunti - conclude Sollevanti - Perché ognuno può trovare ispirazione dagli altri per migliorarsi in vista del domani. Per confermare o rendere ancora più entusiasmanti i dati registrati ricordiamoci che il macro è formato da tanti micro".

Giorgia De Cupertinis