Venezia, 23 novembre 2021 - Impennata dei nuovi casi di Covid19 in Veneto. Torna a risalire dopo il fine settimana il numero dei contagi in Veneto, con 1.632 nuovi casi, il doppio rispetto a quelli registrati ieri (870), il totale di contagi da inizio pandemia sale a 503.303. Cresce quindi anche il totale degli attualmente positivi in Veneto che oggi va a quota 22.652. Si registrano anche 8 vittime, con il totale che da inizio pandemia sale a 11.918. L'incidenza dei contagi sui 123.769 tamponi effettuati (19.463 molecolari e 104.306 rapidi) è dell'1,32%. Prosegue anche l'aumento dei ricoveri ospedalieri, sono 412 i pazienti ricoverati in area non critica (+23) e 77 (+6) quelli in terapia intensiva.
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La mappa del contagio
È sempre Padova la zona veneta più colpita da questo nuova ondata di Covid, che oggi fotografa 359 casi e 4.905 persone in isolamento. Segue la provincia di Treviso, che oggi registra 332 positivi e 3.268 persone attualmente in isolamento. A Vicenza ci sono 3.670 positivi in tutto, di cui 324 scoperti solo nelle ultime 24 ore. La città metropolitana di Venezia registra altri 278 nuovi casi, ma ha un numero di infetti molto alto, che arriva a 3.902 persone in isolamento. Sono 232 i contagi di oggi a Verona, che portano a 2.782 il totale delle persone in isolamento. A Belluno sono 50 i nuovi positivi, il totale delle persone in isolamento arriva a 578, mentre a Rovigo sono 39 le nuove positività che porta il totale del periodo a 623.
Nelle regioni cresce l’occupazione nei reparti: Veneto al 6%
In 6 regioni sale la percentuale di letti Covid nelle terapie intensive: Basilicata (al 2%), Lombardia (all'11%), Veneto (al 6%), Piemonte (al 6%), Sicilia (al 10%) e Trento (al 10%). La situazione è stabile in Friuli Venezia Giulia, ma a livelli oltre soglia, pari a 15% e 17%. Questi i dati del monitoraggio Agenas che confronta i dati del 22 novembre, con il giorno prima.
In 8 regioni e province autonome cresce la percentuale di posti in reparto occupati da pazienti Covid con sintomi, ovvero: Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all'8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%) e Bolzano (al 9%).
Vaccini: terza dose per il 6,6% della popolazione
Sale al 6,6% la percentuale di popolazione vaccinabile che in Veneto ha ricevuto la terza dose anti-Covid, pari a 289.933 persone. Il dato emerge dal bollettino regionale. Ieri le somministrazioni sono state 18.414, la maggior parte delle quali (13.634) dosi booster, per un utilizzo del 91,8% delle forniture. L'83% della popolazione vaccinabile ha effettuato il richiamo con seconda dose.
Zaia, frontiere sanitarie: “controlli per chi arriva”
Davanti all’incedere della quarta ondata della pandemia per il governatore del Veneto Luca Zaia sono due i capisaldi per fronteggiare il Covid, il primo: “non chiudere più”, il secondo: “dare una risposta a chi si è vaccinato”. A fronte della situazione epidemiologica nei paesi confinanti, il governatore tornerebbe “alle vecchie pratiche dei tamponi agli aeroporti e dei controlli per chi arriva dai Paesi più in difficoltà. Anche la Germania li fa, non vedo quale possa essere il problema. Lì c'è una frontiera sanitaria, e ho chiesto al governo che venga imposta di nuovo anche qui”.
Zaia si dice soddisfatto dell'incontro regioni-governo “che ha preso nota delle nostre posizioni e a breve interverrà con un provvedimento”. Le zone a colori? “Hanno dimostrato di funzionare e non avrebbe senso accantonarle. Vanno solo adattate alla situazione attuale. Le Regioni chiedono di applicare in maniera differenziata le restrizioni tra vaccinati e non vaccinati", conclude il governatore.