Veneto, 5 dicembre 2021 - "É innegabile che il Green pass sia una complicazione della vita per chi non si è vaccinato, ma noi governatori da una parte abbiamo portato avanti l'idea di mettere in sicurezza la salute dei cittadini e dall'altra di non chiudere. Se passassimo in zona arancione, e non escluso che succeda per molte comunità, la zona arancione prevede la chiusura dei confini comunali e chiusura di molte attività quali bar, ristoranti e altro, cosa che non accadrà in virtù del super green pass. Resteranno aperti grazie al Super Green pass. Io sono contro l'obbligatorietà del vaccino ma è pur vero che dobbiamo pensare alla salute della comunità". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, partecipando alla trasmissione 'Controcorrente' su Rete4.
L'aggiornamento "Veneto in zona a gialla a Natale". La previsione del governatore Zaia Super Green pass, le faq del governo. Caffè al bar e centri commerciali: le novità
Vaccino, "Spaccatura nella società: ma ci si infetta molto meno"
"E' innegabile che questo Covid lasci una spaccatura nella società, c'è una foresta che cresce e non fa rumore e poi c'è chi protesta, manifesta, espone le proprie ragioni, ma la loro libertà finisce dove inizia la nostra e viceversa. E' innegabile che i vaccini stiano funzionando, a parità di contagiati quotidiani, sui 2.500-3.000 al giorno, l'anno scorso ne avevamo 2.000 ricoverate, oggi un quarto. E ci si infetta molto meno". Terza dose obbligatoria e super green pass: le nuove regole
"83% dei ricoverati in terapia intensiva e 55% in area non critica sono non vaccinati"
"L'83% delle persone ricoverate in Terapia intensiva sono non vaccinate e il 55% in area non critica sono non vaccinati e in Veneto sono solo il 14% della popolazione. Abbiamo più contagiati perché li andiamo a cercare, non perché ce ne sono di più", ha sottolineato Zaia. Covid Veneto 5 dicembre, oggi 2.219 casi. Terapie intensive al 12%, zona gialla vicina
"Primi per numero di tamponi: ed abbiamo isolato la variante Omicron"
"I tamponi si fanno a tutti e noi siamo la prima realtà per tamponi, ben oltre 13.913 a settimana in Veneto rispetto agli 8.307 della Lombardia - ha sottolineato Zaia -. Abbiamo detto che davanti a questa mole mostruosa di tamponi, in una scala di priorità chi lo deve fare per andare al ristorante piuttosto che in altri luoghi si rivolgerà ai privati se non dovessimo farcela noi come servizio. Oggi abbiamo difficoltà - ha aggiunto -. Ma facciamo così bene il lavoro di screening che già 4 giorni fa abbiamo isolato la variante Omicron in un vicentino di 40 anni proveniente dal sud Africa". "E' fondamentale - ha dicharato il Governatore - valutare tutto quello che crea complicazioni non programmate e previste. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi vadano a scuola e avere i servizi a disposizione. Staremo a vedere".