Venezia, 5 dicembre – Il Covid morde il freno, il Veneto potrebbe raggiungere valori da zona gialla nelle prossime settimane. In tutta la regione, l'occupazione delle terapie intensive è al 12% circa, con trend di crescita, mentre è al 9,5% nei reparti ordinari, con crescita lineare nelle ultime due settimane e tasso pari a circa lo 0,31% al giorno: “Se rimanesse invariato, porterebbe oltre la soglia del 15% in poco meno di tre settimane”, avverte il matematico Giovanni Sebastiani del Cnr.
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Supera la soglia delle 38mila persone il totale dei veneti in quarantena perché positive al Covid, di cui 779 ricoverati e tutti gli altri in cura domiciliare. Il bollettino del Veneto di oggi mostra un apparente calo di nuovi casi, sostanzialmente dovuto al numero più basso di tamponi eseguiti ieri (15.308 in meno). Sono 2.219 i positivi registrati oggi a fronte di 80178 tamponi esaminati, 341 in meno rispetto ai dati emersi dal riscontro di ieri.
Tre i morti, che portano il conto totale dei decessi, dall’inizio della pandemia ad oggi, a 12.003. Negli ospedali, la situazione peggiora nei reparti di area medica, con 656 ricoveri (+23) e rimane pressoché stabile nelle terapie intensive con 123 pazienti gravi (+1). Covid Veneto, 6 dicembre: 1.709 contagiati, quasi 40 mila in quarantena. Crescono ricoveri
La fotografia delle province venete
In controtendenza rispetto a quanto accaduto negli ultimi mesi, oggi la provincia con il più alto numero di nuovi casi è Vicenza con 516 positivi di giornata e un totale di 6.535 persone in quarantena. Sempre alti i contagi a Padova, che con 8.254 positivi continua ad essere la zona più a rischio del Veneto non solo per numero di contagi, ma anche per la pressione sulla terapia intensiva dell'ospedale dell’azienda ospedaliera patavina che oggi è ancora satura al 100% con l’occupazione di tutti i 18 posti letto disponibili, oltre ai 60 ricoverati nei reparti Covid.
Numeri alti, a cui vanno aggiunti i 34 degenti e altri 11 ricoverati gravi in terapia intensiva al Sant’Antonio. Al conteggio totale dei cittadini in isolamento, oggi nel Padovano si sono aggiunti i 411 casi emersi nelle ultime 24 ore.
Treviso registra 490 nuovi positivi, numero che porta il conteggio dei contagi a 6.755, mentre al Città metropolitana di Venezia oggi aumenta il bollettino degli isolamenti fiduciari di altre 433 unità, per un totale di 7.044 persone contagiate. Sono 270 i casi di oggi a Verona, dove in questo momento di sono 4.402 persone in quarantena. Stabile la situazione a Belluno, con 39 casi e 942 positivi in tutto, e Rovigo che oggi registra solo 29 casi, ma con un totale di 1.140 persone contagiate dal virus.
Pesante la situazione anche in Emilia Romagna, Marche e Campania. Meglio nel Lazio, dove l'Rt è stabili a 1.01. Domani in tutta Italia l'obbligo scatterà del Super Green Pass.
Terza dose, parola d’ordine: fare in fretta
È il microbiologo patavino Andrea Crisanti a chiedere di stringere i tempi per contrastare il calo di anticorpi che aumenta l’esposizione al Covid. "Già da ottobre sappiamo che dal quinto mese cala l'efficacia dei vaccini. Per questo siamo in ritardo sulla terza dose", dice il professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova.
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Salgono le prime dosi di vaccino anti-Covid in Veneto. Ieri sono state 3.741 le inoculazioni a persone che mai prima si erano presentate in un centro vaccinale. Lo riferisce il bollettino della Regione. Sono state 41.954 le somministrazioni complessive di tutte le dosi. I cittadini veneti che hanno già ricevuto la terza dose sono 663.292, pari al 13,7% della popolazione residente. I veneti che hanno completato il ciclo vaccinale sono 3.683.667, pari al 75,9% della popolazione totale.
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