Omicidio Giulia, Turetta sabato in Italia. Non c’è stata una seconda chiamata al 112. Elena forse al corteo

La Procura acquisirà l’audio della telefonata: nessun fascicolo aperro. Quella sera nessun intervento dei carabinieri dopo l’allarme. Le esequie della studentessa uccisa nella basilica di Santa Giustina a Padova

Venezia, 23 novembre 2023 – Si svolgeranno a Padova, e non più a Saonara, i funerali di Giulia Cecchettin mentre la data non è ancora stata fissata e sarà successiva all’autopsia disposta sulla salma della 22enne che verrà eseguita l’1 dicembre. Le esequie della studentessa uccisa l’11 novembre si terranno nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, una delle chiese più grandi del mondo. La decisione è stata presa ieri, in accordo tra la diocesi padovana, la famiglia Cecchettin, la parrocchia e l'amministrazione comunale di Saonara, dove inizialmente era stata decisa la celebrazione, per la previsione di un grande afflusso di persone e la gestione della logistica e della sicurezza dell’evento. 

Vorrei che sparisse e non avere più contatti con lui”, sono le parole di un audio di Giulia Cecchettin, recuperato dalla trasmissione Chi l'ha visto, riferendosi all'ex fidanzato Filippo Turetta, aggiungendo però: “Non so come farlo, mi sento in colpa: ho troppa paura che possa farsi male”. Intanto ieri è arrivato il via libera della Germania all'estradizione del ragazzo accusato di omicidio volontario che potrebbe essere trasferito sabato mattina in Italia. Agli agenti che sabato sera lo hanno fermato sull'autostrada vicino Lipsia, il 22enne ha confessato subito di aver ucciso Giulia, aggiungendo: “Ho pensato più volte di farla finita ma non ne ho avuto coraggio”. Nella sua auto sono stati trovati un altro coltello con la lama di 12 centimetri, dei guanti, una scheda prepagata e anche dei soldi in contanti.

Le ultime notizie

20:22
Palazzo Chigi si tingerà di rosso

Si tingerà di rosso Palazzo Chigi per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Che cade in giorni 'bui' per l'Italia, con la morte della giovane Giulia Cecchettin che ha scosso l'intero Paese, con un'ondata emotiva con pochi precedenti. La premier Giorgia Meloni domani prenderà parte alla cerimonia di 'accensione', con lei diversi ministri ed esponenti del governo. Ci saranno inoltre testimonial del mondo dello sport e dello spettacolo, per rendere più forte il messaggio. Stando ai rumors, domani in piazza Colonna ci saranno, tra gli altri, un giocatore della Roma e uno della Lazio - più le consorti degli atleti delle due squadre capitoline -, la campionessa para-olimpionica Bebe Vio, e, con ogni probabilità - ma ancora in forse - il ct della Nazionale Luciano Spalletti, che nei giorni scorsi ha fatto parlare di sé per aver etichettato i violenti ai danni delle donne "codardi di merda". 

19:19
La telefonata al 112: nessun fascicolo aperto

La telefonata arrivata al 112 "parlava di una lite tra due persone che erano già risalite in auto e si erano allontanate" con il testimone che "non era riuscito ad annotare la targa", si apprende da fonti del Carabinieri in merito alla telefonata al numero di emergenza da parte di un vicino di casa di Giulia Cecchettin, che aveva sentito due persone litigare. Le fonti sottolineano inoltre che a quell'ora di sabato "c'erano altri interventi in atto da parte delle pattuglie", che al momento non ci sono fascicoli aperti in procura relativi alla telefonata e che non esiste una seconda telefonata al 112 arrivata da un vigilantes.
 

18:35
La dedica di papà Gino: "I miei amori"

La fotografia di Giulia e della mamma Monica abbracciate, con due ali di angelo, e il commento "I miei amori": è il post pubblicato su Instagram del padre della ragazza, Gino Cecchettin. La fotografia, l'ultima a venire pubblicata da Giulia prima di venire uccisa, è stata ritoccata in modo da apparire sfumata, sullo sfondo di una scalinata, sulla cui sommità compaiono due scritte 'Non una di meno' e il fiocco rosso della lotta ai femminicidi.

18:16
 Telefonata al 112: la procura acquisirà l'audio

La Procura di Venezia acquisirà l'audio di una telefonata al 112 da parte di un testimone che avrebbe lanciato l'allarme per una 'litè nel parcheggio di Vigonovo che poi si è rivelata essere la prima aggressione di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin. Nessuna pattuglia dei carabinieri però intervenne. 

17:22
Elena Cecchettini alla manifestazione del 25?

Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, potrebbe partecipare alla manifestazione del 25 novembre a Roma per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Una presenza su cui manca ancora la certezza, ma che potrebbe dare ancora più forza a un'onda di 'protesta' seguito all'omicidio della ragazza.

16:48
I telefoni spenti la sera dell'omicidio: quello di Giulia alle 22.45, quello di Filippo alle 23.29 

Il telefono di Giulia Cecchettin risulta spento "alle ore 22.45 dell'11 novembre 2023" quando aggancia "la cella base di Marghera" compatibile con la sua presenza al centro commerciale Nave de Vero dove cena con Filippo Turetta. E' uno dei dettagli dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo. L'ultimo dato disponibile del numero Wind di Filippo Turetta, invece, è delle "alle ore 23.29" della stessa sera quando aggancia la cella della "zona industriale, IV strada, del Comune di Fossò (Venezia)" dove la ragazza è stata uccisa.

16:32
L'auto di Turetta in un deposito giudiziario ad Halle

Si trova nel deposito di una ditta di rimozioni e altri servizi per l'auto a circa dieci chilometri dal centro di Halle la Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta, arrestato sabato scorso in Germania. La circostanza è stata confermata dal dipendente di una delle tre aziende che fanno depositi giudiziari di auto ad Halle, mostratosi ben informato sul caso della "Punto nera". La fonte ha precisato che quella è l'unica azienda che cura i depositi giudiziari per conto della Procura generale della Sassonia-Anhalt. 

15:02
Emerge l'ipotesi di un sopralluogo di Filippo a Fossò prima dell'omicidio

Emerge l'ipotesi di un sopralluogo da parte di Filippo Turetta nelle vicinanze del luogo della seconda, mortale aggressione a Giulia, a Fossò (Venezia), dove la Fiat Punto fu rilevata alle 17.11 di sabato 11 novembre. Il ragazzo, dopo questa deviazione, si presentò a casa dell'ex fidanzata alle 17.30, per raggiungere poi il centro commerciale di Marghera. La tempistica compare nell'ordinanza del Gip sui movimenti della Fiat Punto nei momenti precedenti l'incontro tra i due giovani. 

L'area industriale di Fossò dove Filippo ha aggredito Giulia: Turetta avrebbe fatto un sopralluogo il pomeriggio dell'11 novembre
L'area industriale di Fossò dove Filippo ha aggredito Giulia: Turetta avrebbe fatto un sopralluogo il pomeriggio dell'11 novembre
14:15
Ricordo di Giulia Cecchettin in Senato

Un breve ricordo di Giulia Cechettin è stato fatto nell'aula del Senato, alla presenza della premier Giorgia Meloni arrivata per il question time. A citare la giovane uccisa è stato il senatore dell'Udc, Antonio De Poli illustrando la sua interrogazione e tutti i presenti si sono alzati in piedi

13:55
La chiamata al 112 presa a Chioggia. I carabinieri: "Verifiche su cosa è accaduto"

La chiamata al 112, numero unico di emergenza, dell'11 novembre è stata registrata alle 23.18 e, da quanto risulta, dovrebbe essere stata intercettata a Chioggia distante circa 35 chilometri da Vigonovo.  "Faremo gli accertamenti, non voglio entrare nella questione, faremo le nostre verifiche, anche questo rientra in un fascicolo d'indagine e non possiamo divulgare notizie - ha detto una fonte dei carabinieri riportata dall'agenzia Adnkronos -. E' anche nostro interesse capire cosa è successo. La regola è che se c'è un cittadino che chiama noi dobbiamo intervenire, se questo non è avvenuto noi dobbiamo capire perché. Dobbiamo capire bene".

13:40
Interrogatorio di garanzia di Turetta entro 5 giorni da sabato

Turetta dovrebbe venire condotto alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, che si trova a ridosso del palazzo di Giustizia di piazzale Roma. Il Gip ha cinque giorni di tempo per lo svolgimento dell'interrogatorio di garanzia, a partire dal momento della notifica del mandato d'arresto europeo, che verrà formalmente fatta a Francoforte sabato.

13:34
Telefonata al 112: "Indicazioni imprecise e l'intervento non fu ritenuto urgente"

Durante la telefonata al 112 di sabato 11 novembre alle 23.18 il vicino dei Cecchettin testimone dell'aggressione nel parcheggio non sarebbe tuttavia stato in grado di dare indicazioni precise, per esempio l'accenno a un'auto di "colore scuro", cosicché non sarebbe stato ritenuto urgente un intervento. Quando il giorno dopo si è passati alla fase dei controlli puntuali, gli investigatori sono intervenuti, andando anche alla ricerca delle macchie di sangue nel parcheggio vicino a casa di Giulia, che in una fase inziale erano state tralasciate. 

Le tracce nel parcheggio di Vigonovo dove Filippo Turetta ha aggredito la prima volta Giulia Cecchettin
Le tracce nel parcheggio di Vigonovo dove Filippo Turetta ha aggredito la prima volta Giulia Cecchettin
13:24
Accertamenti della procura sulla chiamata al 112 di quella sera

La procura di Venezia sta facendo accertamenti su quanto accaduto dopo la chiamata del testimone al 112 in cui segnalava una lite in corso nel parcheggio in via Aldo Moro a Vigonovo (Venezia). Si vuole accertare se i carabinieri siano partiti per verificare quella chiamata d'allarme oppure l'auto con sirena non abbia mai raggiunto il luogo in cui Giulia Cecchettin è stata accoltellata.  Una sosta di pochi minuti, prima che l'auto di Filippo Turetta si dirigesse verso la zona industriale di Fossò, dove la 22enne è stata uccisa. Giulia, probabilmente, non si sarebbe salvata - dalle telecamere che riprendono l'auto in movimento la Fiat Punto non resta ferma nel parcheggio per più di 5 minuti - ma il punto è un altro: quando un cittadino chiama, la pattuglia deve andare a verificare quanto segnalato.

12:43
Turetta atterrerà a Venezia verso le 12.30 e sarà subito trasferito in carcere

L'atterraggio dell'aereo con Filippo Turetta è previsto sabato attorno alle 12.30 all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Dallo scalo di Francoforte e per tutta la durata del viaggio, il 22enne sarà accompagnato dagli uomini del Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) e una volta atterrato sarà portato negli uffici della Polizia di frontiera, dove gli verrà notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio di Giulia. A quel punto, Turetta sarà preso in custodia dai carabinieri e trasferito in carcere, dove sarà messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.

12:15
Dopo la chiamata al 112 del vicino dei Cecchettin non fu mandata una pattuglia

La sera di sabato 11 novembre i carabinieri non inviarono una pattuglia a Vigonovo dopo l'allarme al 112 di un vicino dei Cecchettin su un litigio in corso in un parcheggio, il luogo dove ci fu la prima aggressione di Filippo a Giulia. Il particolare trova conferma in ambienti vicini all'inchiesta. Nell'ordinanza del Gip non c'è traccia dell'intervento di pattuglie quella sera. Al 112 il testimone (ore 23.18) disse di aver sentito urlare "mi fai male", e visto un uomo calciare una figura terra ma non riuscì a prendere la targa dell'auto. L'indagine scattò domenica, dopo la denuncia di scomparsa di Giulia presentata dal papà. 

11:52
Cambiato l'avvocato difensore di Filippo Turetta

L'avvocato Giovanni Caruso, del foro di Padova, ordinario di Diritto Penale all'Università degli Studi di Padova, è il nuovo difensore di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia (Padova) accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. Caruso affianca nel collegio difensivo il primo legale, l'avvocato Emanuele Compagno di Dolo (Venezia).

11:28
Filippo Turetta trasferito sabato mattina in Italia

Filippo Turetta verrà consegnato alle autorità italiane sabato 25 novembre, e arriverà a Venezia. Lo ha riferito il legale del giovane, Giovanni Caruso. Un aereo dell'Aeronautica militare partirà alle ore 8.00 da Roma, e arriverà alle 10.00 a Francoforte per prelevare Turetta. La partenza dallo scalo tedesco è prevista per le 10.45, con destinazione Venezia.

10:54
Il Comune di Vigonovo si costituirà parte civile contro Filippo Turetta

Il Comune di Vigonovo, in provincia di Venezia, si costituirà parte civile nel processo contro Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Lo annuncia il sindaco Luca Martello.

10:38
La foto di Giulia postata dal padre: "Non una di meno"

La fotografia di Giulia Cecchettin e della mamma Monica abbracciate, con due ali di angelo, e il commento "I miei amori". Lo pubblica stamani il padre di Giulia, Gino, sul suo profilo Instagram. La fotografia, l'ultima a venire pubblicata da Giulia prima di venire uccisa, è stata ritoccata in modo da apparire sfumata, sullo sfondo di una scalinata, sulla cui sommità compaiono due scritte "Non una di meno" e il fiocco rosso della lotta ai femminicidi. 

'I miei amori', papà Giulia pubblica foto figlia con la mamma
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10:22
A Vigonovo borse di studio e una piazza intitolate a Giulia

Giulia Cecchettin sarà ricordata a Vigonovo, il comune veneto in cui viveva. "Le nostre borse di studio saranno dedicate a lei, studentessa modello, e stiamo ragionando - dice il sindaco Luca Martello - sull'ipotesi di avere una piazza a suo nome. Ci stiamo muovendo con i piedi di piombo per evitare iniziative che possano non trovare d'accordo papà Gino e la sua famiglia, ma sono certo che Giulia non sarà dimenticata". 

09:32
La data dei funerali dopo l'autopsia dell'1 dicembre

I funerali di Giulia Cecchettin sono stati spostati dalla chiesa parrocchiale di Saonara a Padova. Si svolgeranno nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle mentre la data non è ancora stata fissata. Sarà dopo l'autopsia fissata per il primo dicembre. 

La basilica di Santa Giustina a Padova dove verranno celebrati i funerali di Giulia Cecchettin
La basilica di Santa Giustina a Padova dove verranno celebrati i funerali di Giulia Cecchettin
09:00
La prof di Giulia: "Studentessa scrupolosa, mi aveva mandato la tesi quel sabato"

"Era una bravissima ragazza, una studentessa scrupolosa, precisa e attenta. Ha sempre fatto tutto quello che era richiesto. Si fermava per fare domande, rispettava le scadenze". A ricordare 
Giulia Cecchettin, in un'intervista a La Stampa, è Silvia Todros, la docente di Meccaniche dei materiali, con cui la ragazza uccisa aveva preparato la tesi di laurea. La professoressa ricostruisce l'ultima volta che si sono sentite: "Era sabato 11 novembre. Proprio quel sabato. Il giorno in cui - lo abbiamo saputo successivamente - è stata uccisa. Alle 17.15 mi ha mandato la versione finale della tesi, con tutte le correzioni che le avevo chiesto di fare. Le ho risposto lunedì mattina: andava tutto bene. Poteva caricare il Pdf sul server dell'Ateneo. Solo qualche ora più tardi ho scoperto della denuncia di scomparsa e delle ricerche in corso".