Hostess arrestata in Arabia Saudita. Presto la visita del console in carcere

La 23enne llaria De Rosa è detenuta in un penitenziario fuori Gedda. La giovane trevigiana sarebbe stata arrestata per detenzione di droga insieme ad amici e colleghi

La hostess veneta Ilaria de Rosa data per scomparsa da giorni: è stata arrestata in Arabia Saudita, all'aeroporto di Jeddah

La hostess veneta Ilaria de Rosa data per scomparsa da giorni: è stata arrestata in Arabia Saudita, all'aeroporto di Jeddah

Roma, 22 maggio 2023 - Si apre uno spiraglio nella complessa vicenda di Ilaria De Rosa, la giovane hostess detenuta da settimane in un carcere vicino a Gedda, in Arabia Saudita. Forse già domani la 23enne di origini venete - la famiglia vive a Resana, vicino Castelfranco (Treviso) - riceverà la prima visita in cella delle autorità italiane. I vertici sauditi hanno infatti concesso la visita consolare alla ragazza, arrestata due settimana fa per detenzione di droga. Un'accusa molto grave per la giurisdizione araba. Ilaria, secondo quanto si è appreso, sarebbe stata trovata in possesso di una piccola quantità di stupefacente. Un dato che, se confermato, non aiuterebbe la trattativa.

L’ultimo contatto il 4 maggio 

Sono ore di angoscia per la mamma di Ilaria, Marisa Boin, 55 anni, un lavoro da operaia, che vive da due settimane attaccata al telefono, in contatto con il nostro ministero degli Esteri, con l'altra figlia, Laura, che vive a Bruxelles, ed il marito, ufficiale dell'aeronautica impiegato in una base Nato in Belgio. L'ultimo contatto telefonico tra madre e figlia risale al 4 maggio scorso. Poi il buio. Temendo un rapimento l'8 maggio, la famiglia ha fatto denuncia di scomparsa ai Carabinieri.

Quarantotto ore dopo è giunta dalla Farnesina la conferma che Ilaria, invece, era in carcere, accusata di aver avuto della droga addosso durante una perquisizione subita mentre era in auto con altri amici. Da Resana, la madre si dice sicura che la figlia non c'entra con la droga.

Attesa per la visita in carcere

L'Ambasciata italiana si sta occupando del caso per chiarire la situazione e riportare la giovane in Italia. La Farnesina è in contatto con le autorità saudite è c’è attesa per la visita in carcere. "Noi ci stiamo muovendo affinchè ci possa essere presto una visita consolare in carcere, magari con la presenza di un avvocato, per permetterle di potersi difendere e perché ci possa essere da parte dell'autorità italiana un accertamento anche delle condizioni di salute", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Abbiamo trovato disponibilità da parte delle autorità saudite, credo che presto ci sarà una visita nel carcere dov'è detenuta", ha aggiunto. E le autorità saudite, secondo quanto riferisce l'Ansa, avrebbero concesso già per domani 23 maggio la visita consolare per Ilaria.

Il timore del rapimento

I genitori avevano fatto una denuncia di scomparsa ai Carabinieri di Castelfranco Veneto, preoccupati perché non riuscivano a mettersi in contatto con la figlia da diversi giorni. Ilaria non rispondeva a familiari e amici dal 4 maggio scorso, quindi i militari dell'Arma si sono messi in contatto con la Farnesina, consentendo di rintracciare la 23enne, per la quale si temeva un rapimento.

Arrestata insieme a colleghi e amici

Secondo le autorità diplomatiche, la giovane trevigiana si troverebbe in carcere per questioni di droga. Insieme a lei, sarebbero stati arrestati altri ragazzi europei, suoi amici e colleghi della compagnia lituana Avion Express, per la quale lavora. L'episodio risalirebbe al periodo a ridosso del Ramadan: durante le celebrazioni, sarebbero state condotte in carcere più di 5.000 persone per presunte violazioni delle leggi del Paese Saudita, molto rigide su detenzione e uso di sostanze stupefacenti.

Il video dall'hotel

L'unico elemento finora emerso è un video registrato dall'hotel Spectrum Residence Sultan in cui Ilaria De rosa viene vista allontanarsi con tre uomini che sembrano essere poliziotti ed essere condotta via in auto. L'allontanamento, dalle immagini, non sembra frutto di costrizione. La giovane italiana è incensurata e non ha alcun trascorso con la giustizia, né in Italia né all'estero.