Green Pass, Uil Veneto: "Costo dei tamponi a carico dei datori di lavoro"

Il segretario regionale Uil Roberto Toigo dice sì al certificato verde ma vuole tutelare i lavoratori no vax dai costi del test e chiede che siano 'fai da te' e ogni 72 ore

Roberto Toigo segretario generale Uil Veneto

Roberto Toigo segretario generale Uil Veneto

Veneto, 11 ottobre 2021 - "Come Uil Veneto siamo a favore del vaccino e per il rispetto della legge, ovvero del green pass. Ma siamo al dunque: tra pochi giorni, chi non è provvisto della documentazione verde, non potrà recarsi al lavoro. Come sostenevo qualche giorno fa prima dei fatti di Roma - con l'assalto alla sede della Cgil - la situazione sta sfuggendo di mano. Lavoratori contro lavoratori, aziende che si attrezzano con i vigilantes per controllare le persone, difficoltà per prenotarsi già ora i tamponi. Così non va. Si rischia di buttare all'aria tutto: la serenità nel Paese e la ripresa veneta". Così Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, torna sull'obbligo previsto dal prossimo 15 ottobre.   Green Pass obbligatorio, Cgia: "Senza vaccino 1 lavoratore su 4, artigiani a rischio fermo Toigo sottolinea che "va condannato ogni atto di violenza sempre e comunque. Ma il nostro compito è quello di tutelare tutti i lavoratori: non condividiamo, ma dobbiamo rispettare la scelta di alcuni di non vaccinarsi. Per questo diciamo sì al green pass, ma diciamo no al fatto che sia il lavoratore o la lavoratrice a pagarsi il tampone".  Obbligo green pass, Zaia : "Impossibile testare 350mila lavoratori ogni 48 ore"

Uil: "Le aziende stanno fatturando molto"

Il segretario generale di Uil Veneto insiste: "So che chi si è vaccinato ha mille ragioni per non condividere, ma siamo al dunque e una soluzione va trovata. Chiediamo con forza che siano i datori di lavoro a farsi carico di questa spesa: le aziende stanno fatturando molto, hanno avuto forti aiuti e i lavoratori nei momenti difficili erano lì, disponibili con mascherine di fortuna e tanta buona volontà nel cercare di non contagiarsi".  Obbligo Green pass, Cgil: "Le farmacie non bastano, serve 'logistica' del tracciamento" Un'ultima stoccata è destinata al Governo: "L'ho già detto in molte occasioni: doveva assumersi la responsabilità di rendere obbligatorio il vaccino, invece ha preferito scaricare sulle persone il peso della scelta. Ma adesso non abbiamo più tempo: quindi tamponi a carico delle aziende, prolungamento della validità a 72 ore e via libera al tampone fai da te. Se no dal 15 ottobre rischiamo di andare in cortocircuito".  Green pass lavoro: perché si parla di rischio caos dal 15 ottobre