Venezia, 3 novembre 2022 – Avvolti dalle fiamme, padre e figlio sono morti intrappolati nell’abitacolo di una potente macchina di lusso. È il terribile incidente avvenuto in California in cui hanno perso la vita l’imprenditore veneziano Andrea Bullo, 60 anni, e il figlio 13enne Dan. Stavano rientrando da una cena al ristorante a bordo di una Mustang quando un’altra auto sportiva, una Camry, è arrivata a tutta velocità e li ha tamponati. L’urto è stato talmente potente da sprigionare incendio: il serbatoio ha preso fuoco ed è scoppiato in pochi attimi.
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L’incidente è accaduto sulla Mulholand Drive di Woodland Hills, nel distretto di Los Angeles. Originario di Murano, Andrea Bullo era partito per gli States a vent’anni – dopo un diploma da geometra e il il servizio militare nel corpo dei Lagunari sull’isola veneziana di Sant’Andrea – e lì aveva fatto fortuna nel mondo della ristorazione. Si era fatto da solo in California, partendo dal basso come cameriere in un ristorante italiano fino al suo primo locale a Beverly Hills per aprire in società, nel 2001, il Moonshadows di Malibu. La notizia ha sconvolto Venezia: l'imprenditore avrebbe dovuto rientrare in Laguna nelle prossime settimane per poi ripartire con la mamma – che vive ancora a Venezia – per festeggiare la Festa del Ringraziamento in America.
La dinamica dell’incidente
Bullo aveva appena fatto sistemare la sua Mustang, una messa a punto che non ha evitato il peggio. Mentre guidava sulla Mulholand Drive con il figlio 13enne a bordo, l'imperatore è stato tamponato da un’altra auto di lusso, una Camry, arrivata dietro di lui a forte velocità. Subito è scoppiato un incendio, che non ha lasciato scampo a padre e figlio. Nell’urto, l’automobilista che viaggiava sulla Camry ha riportato soltanto ferite lievi ed è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di guida in stato di ebbrezza.
Il ristoratore dei vip: chi era Bullo
Andrea Bullo era molto noto nell’ambiente, tra i suoi clienti una lunga lista di vip, tra cui Vasco Rossi. Tutti amavano quella cucina fusion che univa i sapori di Venezia con il gusto americano. Era partito da Venezia nell’82 per fare imparare l’inglese negli States, ma non è più tornato. La ristorazione era la sua ambizione numero uno, per questo aveva iniziato a lavorare in un piccolo ristorante italiano di Los Angeles, La Terazza, per poi specializzarsi attraverso certificazioni prestigiose.
Nell’89 era entrato a lavorare nello Spectrum Foods Inc – un gruppo di ristoranti leader a Los Angeles, San Francisco, Orange County e San Diego – poi la promozione a direttore generale dell’Harry’s Bar American e Grill a Century City. Il suo primo ristorante si chiamava “Il Buco” a Beverly Hills, nel 2001 aveva aperto il Moonshadows Malibu con gli amici di lunga data, Rodolfo Costella e Franco Simplicio. Fu da subito un successo, il locale era frequentato da tanti vip, tra cui Vasco Rossi. Ed è proprio lì, sulla costa Ovest aveva creato una fitta rete di rapporti con i veneti emigrati.
Da giovane era stato canottiere nella Virtus Murano, gareggiando come timoniere anche ai campionati italiani. Dopo la morte del padre Ennio, maestro vetraio di Murano, tornava spesso in Laguna per stare vicino alla mamma. Il fratello vive a Cipro, dove ha un negozio di oggettistica in vetro.