Venezia, il bambino migrante di Banksy sorvegliato 24 ore su 24: si temono atti vandalici

Le guardie giurate stanno presidiando l’opera dell'artista britannico, dipinta a pelo d’acqua nel 2019 sulla facciata di una casa abbandonata. Sgarbi: “Si sta deteriorando”. A breve partiranno i restauri

Venezia, 10 marzo 2024 – Il murales veneziano di Banksy sorvegliato a vista 24 ore su 24. Guardie private assoldate dalla banca Ifis stanno monitorando la facciata della casa abbandonata di San Pantalon, nel sestiere di Dorsoduro, dove il famoso artista disegnò l’opera battezzata il ‘Bambino migrante’.

Il timore è che l’opera, realizzata a pelo d’acqua nel 2019, possa essere danneggiata dall’acqua alta – che tra stasera e domani raggiungerà il picco oltre i 120 cm – o vandalizzata prima dell’avvio dei lavoro di restauro, visto il clamore dovuto alla mostra di Banksy al Museo M9 a Mestre, che sta registrando numeri da record.

Il murales dipinto da Bansky a Venezia, intitolato 'Bambino migrante'
Il murales dipinto da Bansky a Venezia, intitolato 'Bambino migrante'

Il restauro

Il murales dell’artista inglese – uno dei maggiori esponenti della street art, la cui vera identità rimane sconosciuta – si sta deteriorando per l’umidità, l’acqua alta e la salsedine. Ma, poiché l’opera ha meno di 70 anni e l’autore è vivente, la Soprintendenza non può agire.

L'intervento di recupero e messa in sicurezza dell’immobile e del murales era stato sollecitato dall'ex sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, tra le polemiche del mondo della street art, che ritiene invece che la dissolvenza di queste opere sia il loro destino naturale.

"A segnalarmi la fragilità del murales – aveva spiegato lo scorso ottobre l’allora sottosegretario Vittorio Sgarbi – sono stati il sindaco di Venezia e il presidente della Regione Veneto. Mi sono attivato subito e ho ottenuto la disponibilità di una banca che coprirà le spese. Non ci interessa se l’opera abbia o no più di settant’anni, né se l’autore sia vivo e neppure se ci dia il consenso al restauro, dal momento che, tra l’altro, il murales è stato realizzato 'illegalmente'".

Controlli speciali h24

Nei giorni scorsi, Banca Ifis – che ha deciso di farsi carico del restauro dell'opera – ha disposto il controllo del murales da parte delle guardie giurate della Raiders Vigilanza di Mestre. Il servizio dovrebbe durare qualche giorno, fino all'incontro tra la banca e la Soprintendenza, per definire le modalità e i tempi per il restauro.

Il timore è che l'opera possa essere imbrattata prima che l'intervento di messa in sicurezza venga messo in atto. Se così avvenisse, anche l'immobile – che è di proprietà di una società di imprenditori padovani ed è ormai diventata la meta di turisti provenienti da tutto il mondo – ne risentirebbe, visto che il suo valore è aumentato dal momento in cui lo street artist britannico ha lasciato la sua firma.