Sequestrati in Dogana 51mila capi di abbigliamento 'made in China' ma con bandiera italiana

L'operatore commerciale, sotto la supervisione della Camera di commercio, ha dovuto rimuovere le false etichettature dalla merce giunta in nave dalla Grecia

Venezia, sequestrati al porto 51 mila articoli tessili irregolari

Venezia, sequestrati al porto 51 mila articoli tessili irregolari

Venezia, 7 febbraio 2023 - Sequestrati in porto 51 mila articoli irregolari: l'operatore commerciale ha dovuto rimuovere i segni distintivi che avrebbero indotto il consumatore in maniera ingannevole a ritenere che si trattasse di un prodotto di origine italiana e a lasciare la solo etichetta 'made in China'. I funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli in servizio presso l'Ufficio delle Dogane di Venezia, congiuntamente ai militari del II Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, hanno posto sotto fermo amministrativo oltre 51 mila articoli d'abbigliamento provenienti, con una motonave, dalla Grecia. La merce contenuta in 40 colli riportava l'indicazione 'Made in China', ma contestualmente presentava etichette riportanti segni distintivi riconducibili al territorio italiano e ai colori della bandiera nazionale tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto fosse di origine italiana, configurando l'ipotesi di fallace indicazione d'origine.

Giacche, cinture e maglie da donna

Gli articoli d'abbigliamento, destinati al mercato italiano e costituiti in maggioranza da giacche, cinture e maglie da donna, sono stati posti sotto fermo amministrativo per violazione del Codice del Consumo e il verbale di sequestro è stato inviato alla Camera di Commercio. Come disposto da quest'ultima, l'operatore commerciale ha provveduto alla successiva regolarizzazione sotto il controllo delle autorità che hanno effettuato il sequestro, con l'apposizione delle regolari etichettature e la rimozione dei segni equivoci sull'origine dei prodotti. A tutela del consumatore ma anche di chi opera nel rispetto delle leggi.

Presso l’aeroporto di Venezia aeroporto, lo scorso anno erano stati intercettati 16milioni di euro non dichiarati alla Dogana, nascosti in valigia tra generi alimentari, calzini e scarpe.