Gasolio di contrabbando spacciato per anticorrosivo: fermato a Venezia un carico diretto a Napoli

Sequestrati 27.000 litri di carburante proveniente dalla ‘rotta balcanica’: ecco cos’è e come funziona il traffico illegale di prodotti destinati al mercato clandestino gestito dalla criminalità

Venezia, 18 marzo 2024 – Gasolio di contrabbando spacciato per liquido anticorrosivo: sequestrato a Venezia un carico illegale destinato al mercato clandestino del Napoletano. 

C’erano 27.000 litri di carburante illegale a bordo del tir fermato al casello autostradale di Venezia Est dalla guardia di finanza di Treviso. Il camion – che arrivava da una città dell'Ungheria situata vicino al confine con l'Austria – era entrato in Italia dal valico di Tarvisio ed era diretto verso la provincia di Napoli.

Fermato dai finanzieri durante un controllo notturno, il camionista ha mostrato una bolla di consegna internazionale di un olio minerale chiamato ‘Anticorrosive Liquid’, ma in realtà si trattava di gasolio di contrabbando.

Gasolio di contrabbando sequestrato dalla Guardia di Finanza
Gasolio di contrabbando sequestrato dalla Guardia di Finanza

Contrabbando: ecco come funziona

"Non è la prima volta che i contrabbandieri di prodotti petroliferi – spiegano dalla Guardia di Finanza di Treviso – tentano di eludere i controlli delle pattuglie delle Fiamme gialle, spacciando il gasolio o la benzina, sottoposti ad accisa, per altri tipi di derivati del petrolio, sui quali non grava alcuna imposta”.

Ma non solo. Un altro modo per introdurre sul territorio nazionale dei prodotti di contrabbando – dal carburante alle sigarette illegali – è quello di “simulare consegne fantasiose in Paesi d'oltreconfine come Malta, Grecia, Spagna".

Frodi che, sottolineano i finanzieri, arrecano “gravi danni alle entrate dello Stato ed effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza, anche a causa delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali”.

La rotta balcanica

Il camion è stato notato per "il suo procedere incerto", come riferisce la Guardia di Finanza, durante un controllo notturno al casello autostradale di Venezia Est, snodo della viabilità interregionale che ogni anno registra, in sola uscita, oltre 3,5 milioni di veicoli, di cui circa il 16% sono camion, in buona parte provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica.

Il conducente, di nazionalità slovacca, alla domanda sulla merce trasportata, l'origine e la destinazione del viaggio, ha detto di non sapere che cosa trasportasse e neppure il luogo esatto di consegna finale, in provincia di Napoli, esibendo una lettera di vettura internazionale con l'indicazione del prodotto trasportato, un olio minerale denominato ‘Anticorrosive Liquid’, il nome della società slovena venditrice, della società italiana acquirente e, come presunto luogo di destinazione finale del prodotto, la provincia di Napoli.

Sequestrati 27mila litri di gasolio

I finanzieri di Treviso hanno sequestrato a Venezia 27.000 litri di gasolio di contrabbando, spacciato per liquido anticorrosivo, e il camion usato per il trasporto il cui conducente è stato denunciato per contrabbando di prodotti petroliferi.

Il documento di trasporto, inoltre, era accompagnato da un certificato con le caratteristiche chimiche dell'anticorrosivo, con tanto di modalità di impiego. Sono state le operazioni di campionamento e analisi a rivelare che il liquido, custodito in 27 contenitori da 1.000 litri ciascuno, "con modalità pertanto oltremodo pericolose, aveva le medesime caratteristiche fisiche del gasolio per autotrazione, conferma poi giunta dal Laboratorio chimico dell'Agenzia delle Dogane di Venezia-Marghera", riferisce la Gdf dando conto dell'operazione in una nota.