Vigonovo (Venezia), 19 novembre 2023 - Dolore e incredulità nelle parole di Nicola Turetta, padre di Filippo, il giovane arrestato questa mattina in Germania, vicino a Lipsia per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin.
"Siamo ancora sotto choc - ha affermato - per quello che ha combinato nostro figlio. Non capiamo come possa essere successa una cosa del genere, e porgiamo le massime condoglianze, siamo vicinissimi alla famiglia di Giulia, perché le volevamo bene". Queste le prime parole riferite ai giornalisti uscendo dalla casa di Torreglia (Padova).
Giulia "l'abbiamo conosciuta bene. Veniva qua con Filippo ci vedevano. Sembrava una coppia perfetta; nessuno riporterà più Giulia. Siamo molto vicini a questa famiglia, e non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto – ha aggiunto -. Ho sempre pensato fosse il figlio perfetto, mai problemi a scuola, nessun litigio con i compagni, neppure con il fratello. Trovarmi una cosa del genere... non è concepibile, gli è scoppiato qualcosa nel cervello''. "Diceva senza Giulia non posso più vivere - prosegue il padre -, ma gli dicevo hai 20 anni ne troverai un'altra'' poi è arrivato ''quel maledetto sabato''. "Poi si sono rimessi insieme - fa un passo indietro il padre di Filippo -, ma Giulia forse aveva capito che non era il ragazzo per lei, si sono lasciati ad agosto, poi si si sono ripresi con con l'università ma lei era sicura che quando usciva con lui non rischiava nulla, un ragazzo violento lo vedi... e invece.... so che una volta l'ha seguita a Padova, ma non è che andasse tutte le sere sotto casa perseguitarla''. Infine la domanda più dura a cui rispondere: vorrebbe riabbracciarlo? ''Non è che tornato da un viaggio, è dura... a questo punto avrei preferito finisse in un altro modo dopo il ritrovamento del cadavere di Giulia... però è mio figlio, devo dargli forza e adesso spero di vederlo'' conclude l'uomo visibilmente scosso.
Il papà del giovane ha poi precisato il senso delle due dichiarazioni a margine della
fiaccolata per Giulia a Vigonovo: "Non ho mai detto che avrei preferito che Filippo fosse morto. Temevo che facesse un gesto disperato. Avrei solo voluto andare a riprenderli tutti e due vivi".