Omicidio Cecchettin, la confidenza di Giulia a un’amica: “Ho avuto paura di Filippo”. L’auto di Turetta venerdì in Italia

Nuovi messaggi che confermano l’ossessione di controllo dell’ex fidanzato. La Fiat Punto nera sarà analizzata dai Ris di Parma

Vigonovo (Venezia), 14 dicembre 2023 – “Ho avuto paura di Filippo”. È la confidenza che Giulia Cecchettin ha fatto alla sua amica più cara, Giulia Zecchin. Lo ha rivelato la stessa ragazza ieri in una intervista rilasciata alla trasmissione Chi l'ha visto, e anticipata dal Tg1, che ha raccontato come i due ex fidanzati si erano dati una volta appuntamento in una gelateria. “Lui le aveva riformulato la richiesta di tornare insieme - racconta Zecchin - e lei aveva rifiutato, al che Filippo aveva avuto una reazione spropositata: si era alzato e aveva ha sbattuto le mani sul tavolo. E Giulia mi aveva detto, ‘per fortuna eravamo in mezzo ad altre persone, perché ho avuto paura’”.

Manifestazione contro la violenza sulle donne dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin
Manifestazione contro la violenza sulle donne dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin

Nei messaggi l’ossessione di controllo di Filippo

Sempre alla trasmissione della Rai sono state mostrate altri messaggi della chat tra Filippo e Giulia che confermano l'ossessione di controllo che il 22enne aveva sulla ragazza, quand'erano ancora insieme: “Perché sei così cattiva - scriveva Filippo, riferendosi ad un appuntamento di Giulia con le amiche - sai che mi fai stare male quando uscite da sole. Siete già andate a fare colazione due settimane fa”. “Se la cosa succede - concludeva - davvero niente sarà più come prima".

L’auto di Turetta in arrivo in Italia

È prossimo l'arrivo in Italia della Fiat Punto nera di Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio. La vettura, dal 18 novembre sotto custodia giudiziaria della polizia di Halle, in Germania, arriverà domani sera. L'auto, sequestrata sull'autostrada A9 nei pressi di Lipsia dove è stato arrestato l'ex fidanzato della studentessa, sarà portata direttamente nei laboratori del Ris dei Carabinieri di Parma, dove saranno effettuati gli accertamenti.

Sul mezzo e sugli oggetti rinvenuti - un coltello con lama di 12 centimetri, un paio di guanti, una scheda prepagata, un cellulare, forse quello di Giulia - si cercheranno riscontri rispetto agli elementi probatori in mano agli investigatori italiani, e alle indicazioni fornite da Filippo nel lungo interrogatorio in carcere davanti al pm.

Gli accertamenti sulle tracce di sangue

Tra gli accertamenti cruciali, quelli sulle tracce di sangue dentro la Punto, per stabilire la dinamica dell'assassinio. L'incontro fissato per il trasferimento dell'auto vedrà un confronto diretto tra investigatori italiani e tedeschi, per fare il punto anche sulle tracce registrate dalle telecamere nei vari passaggi della Punto in Austria e in Germania. Su un altro fronte dell'indagine, non risulterebbe invece siano stati già sentiti dai carabinieri gli psicoterapeuti che avevano incontrato 5 volte Turetta nei mesi precedenti, che potrebbero aver colto i segnali del grave disagio psicologico del 22enne.