Incendio Bibione, riprese le attività di spegnimento nella zona della pineta

Vigili del fuoco al lavoro per la presenza di focolai sparsi sotto chioma, alcuni in ripresa, e la presenza di braci e tronchi roventi. Sindacati: "Servono assunzioni e investimenti per i vigili del fuoco"

Incendio divampato nella zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia)

Incendio divampato nella zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia)

Venezia, 16 luglio 2022 - Sono riprese stamane sabato 16 luglio a pieno ritmo le operazioni di spegnimento degli ultimi focolai dell'incendio che ieri ha devastato la pineta della spiaggia di Bibione (Venezia). Lo riferisce il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. 

L'incendio alla pineta di Bibione
L'incendio alla pineta di Bibione

Cosa è successo

Le fiamme del vasto incendio che ieri pomeriggio venerdì 15 luglio ha interessato la pineta di Bibione, si erano avvicinate pericolosamente alla zona tra il Faro e il Passo Barca di Bibione (Venezia) dove sono poi rimasti intrappolati gli 8 escursionisti tratti in salvo e sbarcati poi a Bibione in buone condizioni.

Incendio divampato nella zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia)
Incendio divampato nella zona boschiva e periferica di Bibione (Venezia)

​Sindacati: "Servono assunzioni e investimenti per i vigili del fuoco"

L'episodio e le difficoltà delle operazioni di spegnimento delle fiamme aprono la discussione su un problema mai risolto e più che mai attuale. "Un nuovo incendio, questa volta a Bibione, ha messo in grande difficoltà il dispositivo di soccorso. Il personale dimostra sempre grande impegno ma è stremato: servono assunzioni e investimenti nel corpo dei Vigili del Fuoco". Ad affermarlo è il coordinatore nazionale Fp Cgil Vvf, Mauro Giulianella.

Dopo gli incendi di Roma, Malagrotta e Centocelle, prosegue Giulianella, "avevamo ampiamente manifestato la grande difficoltà in cui opera il personale: carichi di lavoro elevati, pochi mezzi vetusti, attrezzature inadeguate, DPI insufficienti per garantire la decontaminazione post intervento. Anche la regione Veneto paga lo scotto di queste ataviche carenze. Bisogna assumere, c'è bisogno di un programma di investimenti per dare risposte al soccorso. I cittadini non possono percepire l'abbandono da parte delle istituzioni, i Vigili del Fuoco sono sono il Corpo più amato dalla collettività, non possiamo tradire la loro percezione di sicurezza e tutela".

Il 2 agosto, ricorda il dirigente sindacale, "incontreremo la Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese e a lei proporremo un piano assunzionale e di investimenti su mezzi e sicurezza del personale tale da garantire 40.000 operatori del soccorso (oggi sono circa 33.000), 5000 unità del ruolo tecnico professionale (attualmente circa 2000) mezzi, attrezzature e più DPI. La Fp Cgil Vvf non smetterà mai di tutelare chi lavora, la sua salute, la vita", conclude Giulianella.