Venezia, stop alle Grandi Navi: sì del Senato

Per il Pd bisogna lavorare con urgenza al nuovo 'home port', mentre per Fi è necessario far tornare subito in Laguna le imbarcazioni 'adatte'

Sto alle Grandi Navi: il Senato approva

Sto alle Grandi Navi: il Senato approva

Venezia 5 agosto 2021 - Il decreto che ha imposto lo stop dal primo agosto alle Grandi navi nel Bacino di Marco, dichiarandolo monumento nazionale ha ottenuto oggi l'approvazione del Senato e ora passa al voto della Camera. Con 175 voti favorevoli, 8 contrari e un'astensione il Senato ha approvato il ddl di conversione del decreto-legge n. 103, sulle misure urgenti per la tutela delle vie d'acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera. 

Pd: "Potere ai commissari per creare un Home-Port"

"Come Pd abbiamo lavorato con questo spirito ad importanti emendamenti, che sono stati approvati con nostra soddisfazione". Lo dice il senatore del Pd Andrea Ferrazzi, eletto a Venezia, capogruppo Dem nella commissione Territorio e Ambiente, che ha parlato nell'aula del Senato per la dichiarazione di voto del Pd.  "Nel breve periodo - prosegue Ferrazzi - abbiamo ottenuto di potenziare i ristori per ilavoratori e per tutte le imprese che direttamente e indirettamente vengono colpite da questo decreto. Nel lungo periodo abbiamo ottenuto di velocizzare l'iter del porto offshore, stabilendo che nel frattempo sarà utilizzata la soluzione degli approdi temporanei, perché Venezia senza Porto non è nemmeno immaginabile, non solo un porto transitorio ma un Home-Port. Insieme con la realizzazione degli approdi temporanei, bisogna dare potere ai commissari: potere di revisione e dunque estensione e integrazione delle concessioni; potere in ordine ai dragaggi che devono essere fatti secondo la normativa vigente; potere di realizzare le opere anche in varianza al piano regolatore portuale, previa verifica di assoggettabilità alla Vas come da Testo Unico dell'Ambiente. Inoltre abbiamo ottenuto che il piano morfologico e il protocollo fanghi siano approvati entro la fine di quest'anno. Molto importante anche la ripartizione dei fondi della legge speciale per Venezia per il quinquennio 2020-2024 tra i Comuni contermini la Gronda lagunare, per un totale di circa 40 milioni".

Fi: "Lavorare con urgenza al ritorno delle navi adatte alla laguna"

"Abbiamo lavorato parecchio su questo decreto perché Venezia è nel nostro cuore, Venezia è patrimonio dell'umanità. Certo, abbiamo giustamente accolto l'invito dell'Unesco affinché le grandi navi non passassero più nel canale della Giudecca. Bene. Ma dopo questo provvedimento le grandi navi sono andate ad attraccare a Trieste con l'effetto che si è determinato un danno già quantificabile in circa due miliardi per Venezia e per il suo tessuto commerciale e lavorativo. Dobbiamo lavorare con urgenza affinché le navi adatte alle caratteristiche della laguna, quelle 180x35 metri, possano ritornare prestissimo a Venezia. Non possiamo abbandonare 13 mila persone e le loro famiglie in grandi difficoltà dopo questo provvedimento. Il nostro impegno c'è stato e continueremo a darlo per garantire sostegni adeguati a chi perde il lavoro e a chi è danneggiato, ma vanno trovate soluzioni definitive. Al riguardo riteniamo che il porto off-shore sia necessario e indispensabile per il traffico merci, ma non ci vengano a parlare di quel porto come soluzione per lo sbarco delle persone". Lo ha dichiarato in aula il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, durante le dichiarazioni di voto sul dl per la tutela delle vie d'acqua di Venezia e per la tutela del lavoro.

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