Il Consorzio Valpolicella ha superato la pandemia grazie a digitale ed export

L’ente di tutela dei vini Valpolicella si lascia alle spalle il 2020 con un bilancio positivo da 2,5 milioni di euro e rilancia con nuovi progetti ecosostenibili e all’estero

Vigneti in Valpolicella

Vigneti in Valpolicella

Verona, 8 giugno 2021 – Promozione, tutela dell’ambiente e competitività: sono questi i temi al centro dei nuovi progetti che riguardano il Consorzio di tutela vini Valpolicella, che dopo aver chiuso il 2020 con un bilancio positivo guarda al futuro con ottimismo.

L’uscita dalla crisi

Il 2020 è stato un anno difficile per tutte le imprese, ma il Consorzio è comunque riuscito a chiudere il bilancio in positivo con 2,5 milioni di euro. Un risultato straordinario, se si considerano le chiusure dovute alla pandemia da Covid-19 e lo stop totale alle vendite e alla produzione per interi mesi. “La pandemia ci ha costretti a modificare il paradigma della promozione, virando sul digitale. Ora è il momento di crescere e per farlo servirà aumentare anche la dotazione finanziaria del Consorzio", ha dichiarato il presidente Christian Marchesini.

Mercati esteri

Uno sguardo al futuro e ai mercati esteri, quindi: l'internazionalizzazione del Consorzio Valpolicella è stata già al centro di numerose iniziative nel 2020, grazie ad accordi e scambi commerciali con paesi come Germania, Usa, Canada, Svezia, Repubblica Ceca, Giappone, Gran Bretagna, Cina e Polonia. Nel 2021, sarà il momento di rilanciare nuovamente anche oltre i confini nazionali.

Una svolta ecosostenibile

Ma non solo: tra gli obiettivi del Consorzio per il 2021 figura infatti anche la trasformazione “green” del vigneto Valpolicella. I soci del Consorzio si impegneranno a una lavorazione e una produzione più attenta alla tutela dell’ambiente, con impatto limitato sulla natura.