Incendio al salumificio Coati ad Arbizzano: rogo non ancora spento

Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco. Odore di bruciato nell’aria a chilometri di distanza. Limitazioni alla viabilità intorno all’area. Bottacin: "I primi dati di Arpav sono rassicuranti".

Incendio in salumificio: Comune Verona, tenete finestre chiuse

Incendio in salumificio: Comune Verona, tenete finestre chiuse

Arbizzano (Verona), 10 febbraio 2023 - Vigili del fuoco ancora sul posto, impegnati nello spegnimento degli ultimi roghi. Non è stato completamente spento il devastante incendio che si è sviluppato ieri 9 febbraio nel salumificio Coati di Arbizzano nel Veronese, causando il ferimento grave di un dipendente che ha cercando di salvarsi gettandosi da un'altezza di 8 metri.

Un forte odore di bruciato invade l'aria per chilometri questa mattina, anche il Comune di Negrar di Valpolicella, rinnova l'invito di "tenere chiuse le finestre e utilizzare la mascherina Ffp2 per gli spostamenti all’aperto"

I vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte. Restano le limitazioni alla viabilità con impiego delle Polizie Locali di Verona e Negrar e l'Arma Carabinieri. Sul posto anche volontari di Protezione Civile.

Il personale dei vigili del fuoco ha operato per circoscrivere le fiamme, proseguendo anche durante la notte le operazioni. Il rogo ha devastato la quasi totalità dell'azienda di circa 25.000 metri quadrati.

Bottacin: "I primi dati di Arpav sono rassicuranti"

Sull'incendio ancora in corso, nella terra scaligera "i primi dati di Arpav sono rassicuranti", a dirlo è l'assessore alla Protezione Civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin. Il calore e la contemporanea presenza di stabilità atmosferica ha fatto sì che i fumi si alzassero a grandi altezze rimanendo sospesi nell'atmosfera fino a un chilometro. "Ciò ha comportato concentrazioni poco significative di inquinanti a livello del suolo. Sia gli strumenti portatili a disposizione di Arpav che i campionatori (canisters) hanno rilevato valori al di sotto della soglia di rilevabilità con l'eccezione di basse concentrazioni di benzene toluene e stirene", riferisce l'assessore.

La nube di fumo si sposta

Secondo quanto riferisce Arpav, inoltre, nella notte il pennacchio si è spostato verso l'abitato di Parona e la città provocando una nube visibile in lontananza sopra Verona e un odore di bruciato percepibile anche a grande distanza dall'incendio. Verso la mattina la nube si è spostata verso l'abitato di Arbizzano e sono stati fatti ulteriori controlli sulla qualità dell'aria. Le misure indicative di particolato fine rivelano un aumento delle concentrazioni di Pm10 compatibili con l'evento in atto. Le centraline fisse di monitoraggio della rete di qualità dell'aria non hanno mostrato variazioni significative dei valori orari con l'eccezione di un leggero incremento della concentrazione di monossido di carbonio nella centralina di Corso Milano, nelle 19-24 di ieri sera L'Arpav continua i monitoraggi coordinandosi con il proprio centro meteorologico garantendo ulteriori approfondimenti non appena si avranno dati disponibili.