Peschiera del Garda, allarme raduno per il 2 giugno: torna la paura delle baby gang

Un anno fa le risse sul lungolago partite dal tamtam su TikTok, pubblicato un nuovo invito. La sindaca del comune gardesano Gaiulli: "Controlli rinforzati". Già segnalati alla Digos 5 giovani, due perquisiti a Verona

Un frame della maxirissa del 2 giugno 2022 sul Garda

Un frame della maxirissa del 2 giugno 2022 sul Garda

Verona, 30 maggio 2023 - Torna sul lungolago la paura delle risse, pronto il piano d'azione per il 2 giugno. È allarme sul lago di Garda, in particolare nella zona di Peschiera, in provincia di Verona, per un possibile raduno non autorizzato che potrebbe tradursi in nuovi violenti scontri.

Lo scorso anno, il 2 giugno, si era registrata una vicenda simile: sul web era scattato il tam tam che ha portato bande di giovani, tra cui molti minorenni e di origine straniera, a darsi appuntamento per dare vita a risse apparentemente senza motivo, giungendo in riva al lago dalle città del nord sull'asse Milano-Verona.

Nuovo invito sui social

A inizio maggio su TikTok è ricomparso l'invito a un nuovo raduno di giovani, sempre a Peschiera e in occasione del 2 giugno. A darne notizie la sindaca del comune gardesano, Orietta Gaiulli, ricordando proprio il rischio replica di quanto successo nel 2022, quando Peschiera si trasformò in un campo di battaglia invaso da centinaia di giovanissimi, che si resero responsabili di risse, lesioni, violenze.

Molestate sul treno

Alcune ragazze che erano salite sul treno di ritorno da Gardaland avevano raccontato di essere state molestate da un gruppo di coetanei, saliti a Peschiera e diretti in Lombardia. Lo spettro di nuovi incidenti pare non spaventare la sindaca Gaiulli che per un anno intero si è dedicata a coinvolgere tutte le parti in causa: non solo forze dell'ordine ma anche tutte quelle realtà che a vario titolo lavorano per l'integrazione degli immigrati di seconda generazione e per la prevenzione di atti di bullismo e vandalismo. "Già un paio di settimane fa - ha spiegato - ho mandato una Pec alle Prefetture e alle Questure di Milano, Brescia e Bergamo, con l'intento di sollecitare la loro attenzione sulla data del 2 giugno. Ho spiegato come ci fosse il rischio di un ripetersi degli eventi dello scorso anno. Ho chiesto a loro ausilio e aiuto".

Controlli rinforzati

Il tema è stato subito al centro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel quale il Prefetto di Verona Donato Cafagna ha confermato i servizi di controllo e presidio del territorio sono già rinforzati. Servizi che in queste ore stanno dando i primi risultati. Mentre il monitoraggio del web è costante su tutte le piattaforme social, a scopo preventivo sono già stati segnalati alla Digos cinque giovani intenzionati a partecipare con modalità violente all'appuntamento. Oggi sono state eseguite le perquisizioni a carico dei cinque, con l'ausilio delle Digos di Milano, Vicenza e Rovigo. Si tratta di tre giovani italiani e quattro stranieri, tra 16 e 26 anni, due dei quali residenti a Verona. Tre sono già noti alle forze di Polizia per essersi resi responsabili di vari reati e per gravitare all'interno delle baby gang. Sono stati convocati i loro genitori come responsabili delle loro azioni.