Verona, nasconde soldi e cocaina sul furgone: 26enne in manette

Fermato per un controllo, alla vista dei carabinieri il giovane ha iniziato ad agitarsi: a bordo aveva 12 dosi pronte per essere spacciate e 420 euro in contanti

La droga e i soldi sequestrati dai carabinieri

La droga e i soldi sequestrati dai carabinieri

Verona, 17 maggio 2021 – È stato tradito dal nervosismo E.J.A., 26enne di Sona, nel Veronese, arrestato ieri dai carabinieri di Peschiera del Garda per spaccio di sostanze stupefacenti durante un normale servizio di controllo del territorio.

L'aggiornamento Verona, arrestati con 5 chili di cocaina nel vano motore dell’auto

Teatro dei fatti vai Catullo a Bussolengo, dove l’attenzione dei militari del Nor, il Nucleo Operativo e Radiomobile, è stata attirata dal 26enne che, a bordo del suo furgoncino, alla vista della pattuglia ha cercato di allontanarsi velocemente.

Tradito dal nervosismo durante il controllo

Un comportamento sospetto, tanto da spingere gli uomini dell’Arma a fermarlo per un controllo. Ed è in quel preciso istante che E.J.A. si è “tradito”, continuando a guardare nervosamente e con insofferenza verso il mezzo e facendo sospettare agli agenti che stesse nascondendo qualcosa.

Perquisendo il furgone, infatti, i militari hanno trovato 12 dosi di cocaina, per un totale di circa sei grammi, confezionate con il cellophane e 420 euro in contanti, di cui però il 26enne non ha saputo spiegare la provenienza. Perciò i carabinieri hanno sequestrato sia la coca sia i soldi, sospettando che potesse essere il frutto dell’attività di spaccio.

Disposto l’obbligo di presentazione alla pg

A quel punto per E.J.A., che ha alle spalle dei precedenti per reati contro il patrimonio, sono scattate le manette. Dopo gli adempimenti di rito, il pm di turno alla Procura di Verona ha disposto per il giovane gli arresti domiciliari nella sua casa di Sona in attesa del processo per direttissima.

Processo che si è svolto questa mattina alle 11: dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha accolto l’istanza dei “termini a difesa” avanzata dal legale difensore di E.J.A., rinviando così l’udienza al mese prossimo. Nel frattempo il 26enne è tornato in libertà e per lui è stata disposta una misura cautelare meno afflittiva, ossia quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.