Maxi rogo a Bassano, ipotesi di incendio doloso

A fuoco oltre 400 quintali di fieno in una tensostruttura. I titolari: "Impianto nuovo"

Una notte e un giorno di lavoro per i vigili del fuoco

Una notte e un giorno di lavoro per i vigili del fuoco

Fabriano (Ancona), 18 gennaio 2018 - Spunta l’ipotesi del dolo per il maxi incendio nella frazione fabrianese di Bassano che ha distrutto 400 quintali di fieno depositati all’interno di una tensostruttura all’ingresso del paese e lesionato alcune attrezzature presenti nel limitrofo magazzino. Per tutta la notte e fino alla mattinata inoltrata di ieri, i vigili del fuoco di Fabriano, dopo esere stati coadiuvati dai colleghi di Jesi e Arcevia nel pomeriggio di martedì, hanno lavorato per mettere in sicurezza la proprietà privata appartenente ad un’azienda agricola guidata da un 57enne fabrianese residente a brevissima distanza dal capannone. Un lavoro decisamente impegnativo quello dei pompieri abili ad evitare il propagarsi dell’incendio che si sarebbe potuto spingere fino alle zone vicine – dove è presente una robusta vegetazione – anche a causa delle forti raffiche di vento. 

Pressoché distrutto il locale di alcune centinaia di metri quadri adibito essenzialente a ripostiglio del fieno dove sono intervenuti anche i carabinieri per effettuare i primi rilievi. Tutte le ipotesi restano aperte, ma quella del dolo sembra piuttosto attendibile, anche perché i due trattori erano posizionati all’esterno della struttura e non hanno ha riportato danni particolari. All’interno dell’impianto, invece, non sono presenti attrezzi né utensili che possano rafforzare l’ipotesi di un corto circuito ritenuta dagli inquirenti piuttosto remota. Da qui le investigazioni sul posto andate avanti anche per gran parte della giornata di ieri alla ricerca di eventuali inneschi o elementi utili a dare una svolta all’inchiesta. 

«Attendiamo – spiega il nipote del titolare – gli sviluppi delle indagini per capire come sia avvenuto il rogo che ha mandato all’aria il lavoro di un anno intero sui campi. Anche la tensostruttura ha riportato lesioni importanti, e dire che si tratta di un impianto allestito solo da poco tempo. Mio zio si trovava sul posto fino a poche decine di minuti prima dell’incendio, salvo poi essere richiamato quando è stato avvertito che era esploso improvvisamente il rogo». Quanto ai danni, la conta si profila decisamente onerosa nell’ordine di svariate migliaia di euro, considerando non solo il robustissimo quantitativo di paglia, ma anche i diversi attrezzi agricoli manuali divorati dalle fiamme.

a.d.m.