SILVIA SANTINI
Cronaca

Michele Scarponi, il ricordo del fratello Marco al funerale / FOTO

"Nei suoi occhi c'era la storia della nostra terra". Oltre cinquemila persone al campo sportivo di Filottrano per l'ultimo saluto al campione

Marco, il fratello di Michele Scarponi, accarezza la bara dopo averlo ricordato

Marco, il fratello di Michele Scarponi, accarezza la bara dopo averlo ricordato

Filottrano (Ancona), 26 aprile 2017 - «Mi piace pensare che nelle gambe di mio fratello non ci siano solo muscoli. Quando arriva a duemila metri, senza nessuno vicino, quando conta solo la sua forza, un un per cento di quei muscoli si trasferisce dalle gambe agli occhi di Michele e diventa Storia con la s maiuscola. In quel momento, quando lo guardate, non sarete più di fronte alla storia di un uomo, forte e magrolino, ma davanti alla lunga storia collettiva di cui è portabandiera». 

Era un articolo che il fratello Marco aveva scritto su Michele Scarponi nel 2013 per un giornale locale e che ieri, parlando a nome di tutta la sua famiglia, trattenendo a fatica le lacrime ha voluto leggere durante il funerale perché di parole, ha detto, non ne è riuscito a scrivere in queste ore disperate. «Nei suoi occhi c’è tutta la storia della mia famiglia, di una realtà contadina, di sofferenza e giustizia che nonno Marino e Armando hanno vissuto in guerra, e di donne, come le mie nonne e mia mamma Flavia, del mio paese, di Storaco, Sant’Ignazio, di gambe che si sono sempre rialzate per raccontare, anche nelle scuole come faceva Michele».

  Commosso l’intero parterre di autorità sportive, militari e civili, tra cui l’onorevole Emanuele Lodolini, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, i sindaci di Osimo, Castelfidardo, Camerano, Santa Maria Nuova e pure Camerino con la fascia tricolore e il gonfalone, e il Prefetto. Con loro il governatore Luca Ceriscioli che, a latere, ha detto: «E’ un grande della nostra Regione quello che salutiamo oggi e speriamo che tutti i marchigiani si stringano attorno alla famiglia che vive un momento di grande dramma. Noi perdiamo un grande campione, un grande uomo e speriamo che il suo esempio rimanga sempre». 

Dalla platea si è alzata il sindaco Lauretta Giulioni che al microfono ha detto: «Sembra impossibile ma siamo qui a salutarlo. Siamo obbligati ad accettare. Michele era il nostro orgoglio, ci ha fatto sognare e ha portato nel mondo il nome di Filottrano. Ha lasciato una traccia indelebile con le sue azioni. Grazie alla forza che metteva nel lavoro ci ha mostrato come si diventa un grande campione. Si stava allenando quel maledetto sabato e invece ha tagliato il traguardo della sua vita, breve ma intensa. Ha vinto tanto nella sua carriera, ma ha anche fatto vincere i suoi compagni e soprattutto non ha mai trascurato i suoi affetti, la famiglia e ha avuto sempre un rapporto privilegiato con la sua terra. Il nostro compito adesso è stringerci anche all’altra famiglia in questo momento di dolore». E gli applausi, a quest’ultima considerazione che rimanda al dramma che sta vivendo l’investitore, ancora in stato di grossa prostrazione e non presente ieri alla cerimonia funebre, sono partiti fragorosi.

 

I gemellini alla camera ardente con le maglie del papà - Il dono dei gemellini - Scarponi e il pappagallo Franky / VIDEO

 

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