Ancona, l’identikit del molestatore del bus

Vittima una sedicenne sulla linea numero 2

Un mezzo di Conerobus in una foto d’archivio (Antic)

Un mezzo di Conerobus in una foto d’archivio (Antic)

Ancona, 22 ottobre 2016 - Un uomo tra i 40 e i 50 anni, di corporatura robusta e carnagione olivastra. Altezza media e capelli corti e scuri, di nazionalità tunisina o marocchina. Vestito con un giaccone arancione, parla un po’ di italiano. Questo l’identikit del molestatore che ha colpito, riuscendo poi a fuggire, sulla linea numero 2 della Conerobus mercoledì scorso, intorno alle 13.30. Un segno che lo contraddistingue e che è stato descritto e subito notato dalla vittima della violenza, una ragazzina di 16 anni, è una vistosa cicatrice sul viso.

La giovane era salita in via Martiri della Resistenza quando l’uomo tra i 40 e i 50 anni le si era avvicinato per toccarle poi ripetutamente la coscia con una mano. Spaventata, la ragazzina si era alzata per andare verso l’autista del bus. Il molestatore però, capendo che la minorenne stava andando a lanciare l’allarme, era sceso alla prima fermata utile: quella di via Maggini. Sotto choc, la giovanissima aveva poi raccontato tutto prima all’autista e quindi alla polizia, intervenuta tempestivamente sul posto. Le ricerche sul territorio sono proseguite e sono tuttora in corso. Dell’uomo, però, ancora nessuna traccia. 

Il molestatore non avrebbe avuto borse o altro con sé. Il tragitto che aveva percorso sul mezzo pubblico era quello che dall’ex Crass porta fino al Pinocchio.

Lungo la salita del Pinocchio, ha fatto poi perdere le proprie tracce. Certamente, su quell’autobus si trovava poiché gli spostamenti che sarebbe solito fare, sono quelli che dal Piano portano al capolinea del Pinocchio per poi effettuare forse un cambio.

Due settimane prima, un episodio simile era accaduto su un mezzo pubblico che transitava in periferia. Anche in quel caso l’allarme venne lanciato dall’autista e sul posto si recarono le forze dell’ordine.