Ancona, catturato il killer del professore ucciso a coltellate / FOTO

L'omicidia di Alessandro Vitaletti è stato arrestato vicino a casa, a Scheggia

La strada di Sassoferrato dove si è consumato l’omicidio (Di Marco)

La strada di Sassoferrato dove si è consumato l’omicidio (Di Marco)

Sassoferrato (Ancona), 29 gennaio 2017 - E' stato arrestato l'omicida che nel pomeriggio di sabato ha ucciso con cinque coltellate, a Sassoferrato, Alessandro Vitaletti, professore 47enne di lettere alla scuola media di Serra San Quirico e figlio del prof Domenico Vitaletti.

Il presunto omicida è un 55enne muratore calabreseche si nascondeva nei pressi della propria abitazione a Scheggia (Perugia). E'stato portato nella Caserma dell'Arma a Sassoferrato, dove verrà interrogato dal pm Serena Bizzarri, che aveva firmato un provvedimento di fermo nei suoi confronti. L'uomo avrebbe agito perché geloso del docente, che frequentava la sua ex moglie

Un raptus improvviso alla vista di quello che ormai considerava a tutti gli effetti un rivale in amore. Appena lo ha scorto a qualche decina di metri di distanza mentre parcheggiava davanti ad un distributore di benzina gli si è avvicinato e gli ha infilato una tremenda sequenza di coltellate - almeno cinque quelle stimate dalle prime ricostruzioni degli investigatori - di cui una letale tra il cuore e lo sterno. L'insegnante è spirato pochi minuti dopo il trasporto all'ospedale.

L'aggressore, invece, era fuggito a bordo della sua auto con i carabinieri che lo hanno cercato per tutta la serata, forti delle molteplici informazioni raccolte sul suo conto da alcuni testimoni. L'uomo - originario del Sud, ma da molti anni residente proprio a Sassoferrato - avrebbe fatto tutto all'improvviso senza premeditazione, sebbene ormai da qualche tempo covava un profondo sentimento di rabbia nei confronti di un uomo che gli avrebbe conteso la medesima donna.

Motivi passionali, insomma, ci sarebbero alla base del delitto consumato in un pomeriggio all'apparenza come tanti altri nella piccola località di provincia. "Fino a pochi minuti prima della tragedia l'omicida qui per una partita a carte con gli amici", avevano raccontato alcuni clienti del Bar Sport a meno di dieci metri dal luogo dell'omicidio. 

Subito dopo l'uomo ha attraversato la strada, scambiato quattro chiacchiere con un venditore ambulante e non appena ha scorto l'Alfa del 47enne arrivare al vicino distributore di benzina è entrato in azione senza pietà. Poi la fuga con la vittima stesa sul marciapiede, prima dell'arrivo degli inquirenti che hanno ben presto ricostruito quei drammatici minuti, alla base delle testimonianze tutte convergenti, compresa la segnalazione relativa all'auto - una Seicento - a bordo della quale l'aggressore si è allontanato. Fino a tarda sera i carabinieri sono rimasti sul posto alla ricerca - anche tra i bidoni dei rifiuti - dell'arma del delitto.