Litigano per le pulizie e lo accoltella, arrestato

Il diverbio tra due richiedenti asilo all’interno di un appartamento dove sono ospitati

I carabinieri

I carabinieri

Ancona, 24 agosto 2016 - Lo accoltella alla coscia destra, prendendogli la vena femorale, dopo una banale discussione fattasi però sempre più accesa e riguardante gli orari e i turni delle pulizie da fare in casa.

E’ accaduto martedì mattina, poco dopo le 6, all’interno di un appartamento in via Manzoni, al civico 22, adibito a struttura per ospitare i cittadini extracomunitari richiedenti asilo.

Il ferito, un cittadino nigeriano di 32 anni, è caduto a terra in una pozza di sangue mentre le urla, nel frattempo, avevano svegliato alcuni residenti che impauriti hanno subito chiamato il 112.

Sul posto, a sirene spiegate, è andata una pattuglia dei carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile. I militari hanno avuto non poca difficoltà a comunicare con il giovane africano che si esprimeva solo nella propria lingua.

Successivamente, i carabinieri sono però riusciti a ricostruire i fatti e a carpire qualche dettaglio che potesse metterli sulla pista giusta.

Arrivato sul posto il 118, il ragazzo è stato medicato, la ferita gli è stata tamponata, e quindi è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette dove è stato poi ricoverato con una prognosi di venti giorni.

Nel frattempo i carabinieri del Norm si sono messi sulle tracce dell’aggressore, individuato poco più tardi in corso Carlo Alberto, al Piano. L’uomo, un 33enne sudanese, è stato immediatamente bloccato nonostante tentasse di fuggire perché sapeva che sarebbe stato braccato.

Arrestato, è stato accompagnato in caserma per essere sottoposto agli accertamenti di rito.

A seguito della ricostruzione dei fatti, i militari hanno appurato che la lite era scoppiata per motivi futili quanto successivamente appurato la lite era scoppiata per futili motivi ovvero la decisione dell’orario in cui dovevano essere effettuate le pulizie. L’arma, un coltello da cucina, è stato trovato successivamente durante una perquisizione all’interno dell’abitazione. Ancora con la lama sporca di sangue, è stato sequestrato.

L’aggressore ha invece trascorso la notte nella cella di sicurezza della caserma della Montagnola in attesa di essere processato mercoledì mattina in tribunale, con il rito direttissimo, e rispondere così alle accuse di lesioni gravi.