Lavoro, 360 assunzioni a Torrette

Ospedale, liste d’attesa da abbattere. Ecco il nuovo piano occupazionale

TORRETTE, IL PRONTO SOCCORSO Punto di riferimento della sanità regionale (Antic)

TORRETTE, IL PRONTO SOCCORSO Punto di riferimento della sanità regionale (Antic)

Ancona, 7 settembre 2016 - Riduzione della mobilità passiva e delle liste d’attesa, ma anche vincoli di spesa e potenziamento di alcune attività. Sono solo alcuni dei fattori che hanno guidato l’azienda ospedaliera di Torrette nella redazione del Piano occupazionale 2016-2018. Un Piano che è stato adottato dalla Direzione generale e che ora dovrà essere validato dalla Giunta regionale. Previste, salvo aggiustamenti in corsa, 360 assunzioni.

IL FABBISOGNO di personale ha anzitutto dovuto tenere conto delle direttive vincolanti in materia, già in vigore nel 2015: entro il 2020, così impongono le normative nazionali, il costo del personale deve raggiungere il livello di quello del 2004 diminuito per di più dell’1,4%. Un compito non da poco, dunque, soprattutto se si considera che, rispetto a 12 anni fa, lo scenario a Torrette è profondamente cambiato. E’ mutata soprattutto la situazione organizzativa: dalle originarie tre aziende (Umberto I, Salesi e Lancisi) ne è sorta una sola che, per di più, ha subito negli anni profonde trasformazioni, con l’aggiunta di nuove strutture al servizio di tutte le Marche e non solo di Ancona.

In particolare, dal 2004 sono stati attivati a Torrette centri di riferimento regionale per attività ad alta intensità di cura, oltre ad essere state potenziate alte specialità uniche regionali come l’attività di trapianto di organi e tessuti, la cardiochirurgia pediatrica, l’unità spinale e le malattie neuromuscolari. Potenziate inoltre alcune attività chirurgiche altamente specialistiche come la chirurgia toracica, la senologia e la microchirurgia ricostruttiva della mano, attività di area medica uniche regionali come la neonatologia e l’oncoematologia pediatrica, le attività di emergenza- urgenza (tra le altre, il servizio di elisoccorso).

A guidare le scelte della Direzione generale per la redazione del Piano, però, non solo i vincoli di spesa, ma anche la nuova organizzazione della sanità regionale, a partire dalla chiusura dei punti nascita territoriali, dai nuovi turni del blocco operatorio, dal potenziamento dell’attività chirurgica. Non secondaria la prospettiva di miglioramento della mobilità attiva (vale a dire l’arrivo di pazienti da altre regioni, per lo più confinanti) in alcune specializzazioni, la chirurgia su tutte.

Il piano, dunque. Per la dirigenza medica e dirigenza sanitaria sono previste 113 assunzioni (54 per coprire il turn over, 6 per l’incremento dell’attività di riduzione delle liste d’attesa, 19 per progetti vari, tra cui quello per la riduzione della mobilità passiva, 34 per il rispetto della legge sui turni di riposo). Per il comparto ruolo sanitario, per infermieri e per tecnici, 247 assunzioni (186 per il turn over, 20 per progetti di varia natura, 34 per la legge sui turni, 7 per stabilizzazioni di contratti). Al 31 dicembre del 2015 il personale sanitario (tra medici, infermieri, ecc.) ammontava a 2.572 unità, a 573 quello dell’area tecnica, a 200 quello amministrativo, a 2 i dirigenti professioni sanitarie; al 31 dicembre 2016 previste rispettivamente 2.785, 596, 218 e una unità; al 2017 rispettivamente 2.828, 599, 218 e 2 unità; al 2018, infine, 2.838, 599, 218 e 2 unità.