Ecco i "Paperoni" della politica

Svetta il sindaco, seguita da Urbinati: Il presidente Milani fa il bilancio di un anno di lavoro, i redditi online di Maria Gloria Frattagli

Il sindaco Mancinelli (Foto Antic)

Il sindaco Mancinelli (Foto Antic)

Ancona, 24 luglio 2014 - I ‘Paperoni’ del consiglio comunale. Testa di serie i consiglieri de La Tua Ancona che si piazzano ai primi due posti della classifica dei redditi che provengono direttamente dalla loro professione. A differenza degli altri anni, il Comune non ha stilato l’elenco di quanto percepito dai consiglieri ma ha pubblicato in ogni loro profilo il formato pdf della dichiarazione. Ecco allora che i consiglieri che guadagno di più sono della lista civica La Tua Ancona: nello specifico Italo D’Angelo, ex questore, 100mila euro e Bona Finocchi, dipendente Asur, 87mila euro.

A seguire due Pd: Massimo Fazzini che di professione fa il medico con quasi 76mila euro, Loredana Pistelli che invece lavora in Cgil e percepisce quasi 60mila euro e Andrea Quattrini (Movimento 5 stelle), dipendente di un istituto di credito con 58mila euro. La classifica torna in mano alla minoranza con Daniele Berardinelli (Forza Italia) e i suoi 53mila euro ma seguita con Scelta civica e Matteo Vichi, dipendente Anas con circa 50mila euro. Tra i membri della giunta svetta il sindaco Mancinelli, noto avvocato, con quasi 140mila euro annui; si ‘difende’ Maurizio Urbinati, assessore ai Lavori pubblici, con circa 105mila euro. L’assessore al Bilancio, Fabio Fiorillo è sul terzo gradino del podio con 50mila euro.

Queste cifre vanno ricondotte ai redditi da lavoro che chiaramente sono maggiori laddove gli assessori hanno scelto di svolgere part time questo incarico. Ma ieri è stato tempo di bilancio anche per il presidente del Consiglio Marcello Milani che ha rendicontato un anno di attività dell’assise comunale. Per la verità quasi tutti i consiglieri sono stakanovisti, poche le assenze in seduta di consiglio. I più presenzialisti sono i consiglieri Pd Susanna Dini, Tommaso Fagioli, Michele Fanesi, Massimo Mandarano, Elena Deanna Mazzeo, Lorenzo Morbidoni, Loredana Pistelli e Gabriella Tripoli: 28 presenze su 28 sedute.

I più assenti, ma con scarsa rilevanza, Matteo Vichi e Roberto Grelloni (Ancona 2020) rispettivamente con 23 e 24 presenze. Le richieste agli atti sono state 162 «e la maggior parte sono pervenute dalla minoranza», ha detto il presidente Milani. Accusato di applicare con troppa rigidità il regolamento al punto da far pensare all’ipotesi di presentare nei suoi confronti una mozione di sfiducia, Milani difende il suo operato. «Il mio richiamo alla regola è solo per ricondurre dentro la legittimità il consiglio comunale. Non temo mozioni di sfiducia, mai temute. Se avessi avuto questa paura mi sarei oltremodo irrigidito sul regolamento».

Riguardo all’atteggiamento aggressivo di alcuni consiglieri di minoranza Milani non accusa, ma sottolinea «che le urla sono diseducative ed è per questo che cerco, ma ci vuole tempo, di orientare il Consiglio in modo che ci sia confronto ma senza scontro». L’espulsione di Tombolini dall’aula, la prima dopo vent’anni, «mi è molto dispiaciuta. Conosco bene il consigliere Tombolini che è persona molto competente e i nostri rapporti sono comunque buoni. Ma dovevo farlo».

Maria Gloria Frattagli