Modella e scrittrice muore a 40 anni

Senigallia sconvolta per la tragedia di Alexandra Maich uccisa da un male

Alexandra Maich

Alexandra Maich

Senigallia (Ancona), 19 aprile 2016 - Non passava certo inosservata Alexandra Maich con i suoi capelli biondi, gli occhi chiari e un viso perfetto. Una bellezza rara, racchiusa in un corpo quasi esile, ma che nascondeva una grande determinazione, come quella con la quale aveva combattuto la malattia che l’aveva aggredita da qualche tempo. Non si voleva arrendere e ha lottato, ma purtroppo Alexandra Maich è morta l’altra notte a 40 anni all’ospedale di Bologna dove risiedeva da qualche tempo e dove era ricoverata a causa dell’aggravarsi del suo male.

Un volto da principessa, così come traspirava dalle foto e dai suoi ritratti. E del resto la sua storia e la sua vita sono state un po’ come una fiaba. Nipote del generale neozelandese Alexander J. Maich, Alexandra era nata a Senigallia dove aveva trascorso l’infanzia e frequentato le scuole. Qui anche grazie alla passione del padre, Giorgio Maich, ex dipendente dell’Azienda autonoma di soggiorno, ma con un bagaglio di attore maturato con il regista Luca Ronconi, si era subito interessata di arte, moda e cinema. Aveva seguito poi gli studi giuridici dedicandosi al management, ma la passione per la recitazione l’aveva portata a vivere per un certo periodo nella West Coast nordamericana dove aveva studiato recitazione teatrale. Rientrata a Senigallia si era sposata con Tomas Locatelli, ex calciatore di Milan, Bologna e Udinese, dal quale aveva avuto un figlio.

Alexandra aveva messo a frutto le sue doti fisiche posando come modella, ma la sensibilità della quale era dotata, l’avevano portata anche a cimentarsi come scrittrice. Aveva infatti pubblicato nel 2007 il libro di fiabe «Le fate del bene» e nel 2015 «Gusto, buon gusto e savoir faire» insieme a Nenella Impiglia e Beatrice Mistretta, di cui si era tenuta una presentazione anche a Senigallia, a Palazzo del Duca.

Scrittrice, ma anche modella, si incontrava spesso in centro o in spiaggia, davanti all’albergo della mamma Eleonora, sul lungomare Marconi. Da un po’ di tempo le sue apparizioni in città si erano diradate, sia per gli impegni professionali, sia a causa del suo trasferimento a Bologna. In pochi però sapevano della malattia che l’aveva colpita e la notizia della sua morte prematura a Senigallia è arrivata come una sferzata. «Oggi il pensiero è tutto per lei, le emozioni sono tutte per lei, la passione è per lei, che l’ha inseguita tutta la vita e forse anche nella morte – è il pensiero che l’amica Laura Giovanetti affida a Facebook – Ma non posso che salutarla col sorriso, perché questo avrebbe voluto. Splendida folle amica mia, ciao».