Criminalità, Torrette ora ha paura e scende in strada

Il comitato, dopo la raccolta firme, venerdì blocca il quartiere con una manifestazione

Il comitato ha raccolto le firme

Il comitato ha raccolto le firme

Ancona, 13 ottobre 2015 - Sicurezza, degrado, ma anche e soprattutto l’incubo delle polveri di amianto. Abitanti in strada, venerdì prossimo quartiere bloccato dalle 16 alle 18, con corteo da via Esino, incrocio con via Metauro, fino alla ex centrale del latte.

Il fervore è di casa a Torrette, quartiere troppo spesso abbandonato dalle amministrazioni di turno e che adesso sale in cattedra. I residenti non hanno chinato la testa, preferendo lanciare la sfida alle istituzioni. Uno dei pezzi portanti di questa sfida è la raccolta di firme, documento ufficialmente protocollato e finito sul tavolo del sindaco Valeria Mancinelli e del prefetto Raffaele Cannizzaro.

Un documento piuttosto ricco, con quasi 500 firme presenti in calce, in rappresentanza di un bacino di residenti e operatori molto più ampio. L’altro asso nella manica del Comitato ‘Torrette quartiere in degrado’, anima della protesta e promotore di tutte le iniziative fino ad ora organizzate, è la grande manifestazione di venerdì prossimo.

L’evento si intitola ‘Torrette stop al degrado - Fuori dal gregge, insieme per viabilità e amianto’: «Abbiamo messo in piedi questa manifestazione – afferma uno dei promotori – perchè siamo stanchi delle promesse. Siamo stanchi, ora vogliamo i fatti e chiediamo all’attuale amministrazione comunale di ascoltarci. Saremo tutti insieme venerdì per far ascoltare la voce di Torrette».

Tornano dunque i fasti della grande protesta per la viabilità di alcuni anni fa, quando quel comitato riuscì a provocare diversi grattacapi all’allora amministrazione. Oggi la viabilità resta tra i problemi correnti e da risolvere, in attesa perenne che si concretizzi l’Uscita a Ovest, con il nodo rotatorie che non lascia tranquilli gli abitanti. A peggiorare il quadro ci si mette la ‘bomba’ ex centrale del latte, plesso da bonificare anche e soprattutto per la presenza di amianto, con tutti i rischi del caso. Mentre il comitato si appresta a publicare il suo nuovo statuto, la protesta monta sempre a causa del nodo sicurezza, da qui l’invio delle firme anche al prefetto, senza dimenticare degrado e decoro urbano.