Medico lancia l’allarme: "Sopprimono il 118"

Sanità, l’accusa: servizio depotenziato

Le ambulanze  del 118 (foto d’archivio)

Le ambulanze del 118 (foto d’archivio)

Ascoli Piceno, 25 maggio 2015 - «Vogliono sopprimere il servizio del 118»: c’è allarme nelle parole di Filomena Egidi. Il medico del 118 lancia un appello per salvare le «due strutture semplici e la centrale operativa come centrale anche dei trasporti». Secondo il medico, che fa riferimento a un verbale datato 2 febbraio 2015 del quale è venuta a conoscenza solo adesso, si starebbe procedendo a un progressivo «depotenziamento del 118».

In che modo? Progettando una futura eliminazione delle due strutture semplici di Offida e Amandola. Egidi lancia quindi un appello: «Mi rivolgo all’intera struttura del 118: a tutti i «colleghi dipendenti e convenzionati, autisti, compreso il personale medico e infermieristico delle due strutture semplici interessate, sollecitando una dura comune presa di posizione contro questo progetto che in pratica dissolve la nostra unità operativa e vorrebbe costringerci a lavorare ‘senza casa e senza tetto’ trasformandoci in soccorritori erranti nell’ospedale con zainetto per il soccorso in spalla ‘alla Remì’, a disposizione per qualunque impiego, dall’intervento sul territorio, alla lucidatura delle maniglie».

Il medico del 118 ha poi voluto sottolineare che il servizio «esiste da 18 anni e ha sempre rappresentato un servizio super efficiente per la cittadinanza e l’orgoglio per gli operatori di essere in prima linea in difesa della vita».

Nella segnalazione Egidi fa riferimento alla delibera regionale 735 del 20 maggio 2013 laddove si auspicavano lavori di adeguamento per potenziare le centrali operative. Lavori che, dice, sono stati effettuati a Pesaro, Macerata e Ancona, ma non ad Ascoli.