Ascoli, niente da fare a Cagliari

Serie B, 13esima giornata. Il Picchio esce a testa alta nonostante la sconfitta per 3-0 GUARDA LE FOTO

Passivo pesante e bugiardo

Passivo pesante e bugiardo

Cagliari, 23 novembre 2015 - Il Picchio esce sconfitto, ma a testa alta dal Sant’Elia. I bianconeri perdono 3-0 contro la corazzata Cagliari, ma sono autori di una prestazione vivace giocata a ritmi alti. Il tecnico Mangia, che proprio alla vigilia aveva perso Milanovic, prova a ridisegnare un Ascoli a sorpresa in grado di ribattere colpo su colpo all’offensiva dei sardi. In porta debutta Svedkauskas al posto dell’infortunato Lanni, ma il suo esordio è assolutamente da dimenticare. In difesa Almici torna terzino destro, mentre al centro Mengoni viene scelto per fare coppia con l’ex Canini. A sinistra il capitano Antonini completa la linea a quattro. A centrocampo le novità sono molte. Pirrone, Carpani e Jankto formano il terzetto centrale della linea mediana, mentre Giorgi e Bellomo vengono schierati larghi sulle fasce.

Davanti è Cacia ad essere l’unica punta. L’inizio vede i padroni di casa spingere forte sull’acceleratore, ma i bianconeri tatticamente sembrano messi bene in campo.  LE FOTO

Mangia è costretto a sostituire subito Canini con l’altro grande ex Del Fabro. Anche per lui è la prima presenza con la maglia dell’Ascoli. Il Cagliari cerca di sfondare in ogni modo ma senza trovare il varco giusto per passare in vantaggio. L’Ascoli controlla e cerca di colpire pericolosamente in contropiede. La prima vera palla gol capita proprio tra i piedi di Cacia che di destro calcia incredibilmente fuori dando l’illusione del gol. Il Cagliari risponde subito con Melchiorri che colpisce la traversa. E’ il preludio al vantaggio rossoblù che arriva due minuti più tardi. Giannetti calcia dal limite dell’area e Svedkauskas si fa sorprendere dal rimbalzo del pallone, che finisce in rete. Passano due giri di lancette d’orologio e il portiere del Picchio commette un’altra grave ingenuità. Joao Pedro entra in area e viene messo giù dall’estremo difensore: è calcio di rigore.

Lo stesso Joao Pedro posiziona il pallone dagli undici metri e sigla il raddoppio cagliaritano. Il primo tempo non offre altri grandi sussulti. Così le due squadre rientrano negli spogliatoi per l’intervallo. Nella ripresa il tecnico bianconero ricarica le batterie ai suoi e l’Ascoli prova a tirare fuori l’orgoglio. I sardi accusano la grande intensità messa in campo nella prima frazione di gara, mentre i bianconeri prendono coraggio e guadagnano campo. Adesso è il Picchio a farsi vedere dalle parti di Storari. Prima ci prova Bellomo con un diagonale di sinistro, sulla cui respinta arriva per primo Giorgi che calcia malamente alto da buona posizione. Poi è ancora il talento barese che prova ad impensierire Storari con un rasoterra velenoso che il portiere ex Juve respinge senza difficoltà. A qualche minuto dal termine Joao Pedro, servito alla perfezione da Farias, entra in area e firma il terzo gol che chiude definitivamente la partita. Per il giocatore è la sua doppietta personale. Al triplice fischio finale il Picchio incassa un passivo forse troppo pesante. L’Ascoli ora si prepara alla prossima gara casalinga contro il Trapani, quando tra le mura amiche i bianconeri dovranno tornare a vincere per risalire una classifica che piange.