Buche, le strade di Ascoli come una groviera

Il Comune ha già fatto interventi di somma urgenza dopo il terremoto

Buche ad Ascoli (foto LaBolognese)

Buche ad Ascoli (foto LaBolognese)

Ascoli, 15 febbraio 2017 - Se il terremoto ha lasciato i suoi segni sul patrimonio immobiliare ascolano, sia pubblico sia privato, è stato il maltempo a dare la mazzata definitiva, con conseguenze che a distanza di quasi un mese sono ancora ben visibili: la più importante, e problematica, è quella relativa alle strade, che dopo la neve si sono riempite di buche. In alcune zone della città siamo davvero ai limiti della percorrenza e quindi bisognerà mettere presto mano alla questione.

E qui entra in campo il discorso dolente, quello relativo ai soldi: perché se i tempi saranno quelli delle calamità naturali degli anni passati, allora per veder arrivare i fondi ci sarà da attendere. L’alternativa potrebbe essere quella di inglobare in un unico ‘calderone’ le due emergenze, neve e terremoto: un fatto, questo, che potrebbe accelerare l’arrivo dei fondi necessari per intervenire visto che per il sisma almeno i primi stanziamenti urgenti sono stati fatti.

Comunque l’amministrazione comunale dopo il terremoto un po’ di soldi per le strade li aveva già impegnati: il 30 dicembre una determina dirigenziale stimava in 122mila euro i lavori di ripristino della viabilità in alcune strade comunali come Polesio, Giustimana, Colonna, Pianaccerro, Monte di Rosara, Via Cignano, Via Ariosto, Via Cellini, circonvallazione Nord, Ponte Sant’Antonio. Provvedimenti necessari «a seguito di caduta massi rocciosi, cedimenti delle carreggiate, crolli di pareti in tufo a monte della strada con rottura della rete paramassi». Sempre in quel periodo, un altro intervento è stato quello sulla strada comunale di Coperso: qui è stato demolito un masso e successivamente sono state realizzate delle gabbionate.

E via altri 32mila euro. Quindi in attesa di capire quali saranno i criteri per l’emergenza collegata alla grande nevicata, l’amministrazione ha cominciato a fare i conti dei danni. Se quelli già presi in esame a dicembre erano tutti interventi collegati al terremoto, ecco che ora si aggiungono quelli per il maltempo di gennaio, che in alcuni casi ha colpito duramente. Serviranno soldi perché, ad esempio, è necessario sistemare il fondo stradale al piazzale dello stadio, ormai ridotto ai minimi termini; come pure il tratto in fondo a via Trieste, già da tempo in condizioni precarie e ora ulteriormente danneggiato dalla grande nevicata. Situazioni al limite anche per l’asfalto del ponte sul Tronto tra Brecciarolo e Monticelli, come pure in tante altre zone in giro per la città. Un restyling complessivo necessario e costoso.