Ascoli, la nuova differenziata porta a porta, inizio al rallentatore

Cento segnalazioni al primo giorno, pochi bidoncini in strada, ma nel camplesso nessun errore grossolano

Rifiuti

Rifiuti

Ascoli, 16 maggio 2017 - Il primo giorno è passato e tutto sommato non è andato nemmeno male: la rivoluzione del porta a porta è cominciata ieri, con il primo turno di ritiro dell’umido nelle cinque zone individuate per la prima fase e che coinvolgono i cittadini del centro, Campo Parignano, Porta Cappuccina, Porta Romana e Porta Cartara. Cominciamo subito dalle note dolenti: gli operatori che ieri mattina hanno fatto ‘il giro’ hanno apposto un centinaio di bollini per gli errati conferimenti. Considerando che i percorsi sono nove (e altrettanti i mezzi messi in campo) si parla di una media di poco più di dieci ‘richiami’ da parte di ciascun operatore: un dato nemmeno così elevato, anche se vanno fatte alcune distinzioni. Se è vero, infatti, che le utenze coinvolte in questa prima fase sono circa 10.500 è altrettanto lampante come i mastelli esposti nella serata di domenica siano stati molti meno: ogni operatore, ieri mattina, ha ritirato circa 500 bidoncini e il risultato è presto fatto, moltiplicando questo dato per i nove percorsi. Più o meno 4.500 utenze, un numero molto lontano dagli oltre diecimila di riferimento.

UN DATO che però ha diverse chiavi di spiegazione: innanzitutto i kit ritirati sono stati poco più di 7mila, anche se bisogna tenere conto che sui 10mila totali pesano le utenze ‘doppie’ (quelli che hanno una seconda casa) e soprattutto quelli che non hanno portato a casa il kit perché usano buste e secchi vecchi. Verso quest’ultimi, in questa prima fase, ci sarà una certa tolleranza per permettere loro di esaurire le scorte. Poi ci sono quelli che semplicemente non hanno conferito, magari perché il loro sacchetto di umido era mezzo vuoto o perché ancora poco a loro agio con il nuovo sistema e che, per evitare errori, hanno evitato di esporre il bidoncino.

SENZA DIMENTICARE un discreto numero di ascolani (circa 2mila, perché dei 3.800 che attualmente risultano senza kit va applicata la tara di chi ha la sua scorta e di chi in realtà non è un’utenza attiva) che al centro di distribuzione proprio non c’è andato: qualcuno si è accorto del ritardo, tanto che ieri in via Calzecchi Onesti c’erano diversi cittadini a ritirare secchi e sacchi. Un andamento che ha spinto Ascoli Servizi ed Ecoinnova a mantenere aperto il centro di distribuzione per tutta la settimana; dopo, chi non avrà portato a casa il kit dovrà recarsi all’ecocentro di via Monini per ottenerlo. Tornando a ieri, il report delle cinque ore di ritiro è abbastanza positivo: errori macroscopici o conferimenti totalmente sballati non si sono visti, anche se il vero termometro della situazione si avrà solo nei prossimi giorni quando comincerà il ritiro anche degli altri materiali.