Sanità, scende in campo la Finanza

Agenti negli uffici dell’Area vasta, le fiamme gialle delegate alle verifiche dalla Corte dei conti

L'ospedale

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Ascoli, 16 ottobre 2016 - Presunte irregolarità nella sanità picena: da alcuni giorni agenti della Guardia di finanza stanno analizzando documenti negli uffici dell’Area vasta 5 ad Ascoli, per conto della Corte dei Conti di Ancona. Le ispezioni si sono svolte per tutta questa settimana, e a quanto pare richiederanno ancora molto tempo. Dal poco che trapela, l’indagine riguarderebbe ‘acquisti’, un termine che potrebbe applicarsi praticamente a qualunque cosa: appalti, forniture, stipendi, indennità, rimborsi. Secondo altre indiscrezioni, alcuni filoni di indagine sarebbero già chiusi, oltre quelli in corso in queste ore. È insomma il momento dei ‘si dice’, già sufficienti però a creare commenti e timori tra i dipendenti degli ospedali di Ascoli e San Benedetto, e particolarmente tra stanze e corridoi degli uffici amministrativi.

Un’inchiesta chiusa qualche tempo fa ha riguardato le spese sostenute dall’Area vasta per il servizio di dialisi, temporaneamente erogato in un laboratorio convenzionato a Pagliare durante i lavori di ristrutturazione del reparto di Nefrologia all’ospedale Mazzoni di Ascoli. Altre verifiche in corso, invece, riguarderebbero l’ammanco di circa 30mila euro registrato circa un anno e mezzo fa all’ospedale di San Benedetto, per il quale fu accusata una dipendente. La Corte dei Conti starebbe approfondendo le due questioni, ma forse non solo queste.

Insomma, proseguirà anche nei prossimi giorni il lavoro degli uomini della Guardia di Finanza, affidati nello specifico al nucleo della polizia tributaria. I vertici dell’Area vasta 5, guidata da Giulietta Capocasa, dal canto loro tacciono anche in questa occasione, prefendo non fornire il proprio punto di vista sulle verifiche in corso.