Terremoto, si entra nelle casette: "I nostri paesi devono rinascere" / VIDEO

Pescara del Tronto, Elsa ed Emilio sono stati i primi: "Si riparte"

Nuovi ingressi nelle casette di Pescara del Tronto (foto Labolognese)

Nuovi ingressi nelle casette di Pescara del Tronto (foto Labolognese)

Ascoli, 30 giugno 2017 - Sono trascorsi più di dieci mesi da quella terribile notte del 24 agosto, quando il terremoto distrusse Pescara del Tronto, Arquata e tutte le altre frazioni vicine, portandosi via non solo le abitazioni, ma anche i ricordi, gli affetti personali degli abitanti e, per certi versi, anche la storia di quei posti. E dopo oltre 300 giorni di spola tra le loro amate montagne e gli alberghi della costa, ieri finalmente alcuni arquatani sono tornati nel loro territorio, entrando per la prima volta nelle casette che sono state allestite proprio a Pescara, a ridosso della Salaria. I primi marchigiani in assoluto ad entrare sono stati Emilio De Angelis e sua moglie Elsa Filotei. A loro è stata destinata una casa da 60 metri quadrati, all’interno della quale vivranno insieme ai loro due figli. A mano a mano, nei prossimi giorni, tutte e 26 le famiglie che hanno richiesto i moduli abitativi si insedieranno ufficialmente. In alcuni casi mancano solamente gli allacci per il gas, mentre proprio ieri sono stati effettuati quelli per la luce e per l’acqua.

«Sono stati mesi molto difficili – raccontano Emilio ed Elsa –. Ci eravamo stancati di stare lontani dal nostro paese e finalmente possiamo tornare. Il terremoto, ovviamente, ha distrutto tutto, ma nonostante la nostra età piuttosto avanzata non abbiamo perso assolutamente la voglia di vivere e abbiamo intenzione di ripartire. Per questo motivo, visto che sono stati effettuati gli allacci dell’acqua e della luce, abbiamo deciso di entrare per primi nelle casette, dando un segnale a tutti gli altri pescaresi. Vogliamo invitarli a tornare al più presto a popolare questo territorio. Ancora non sono stati effettuati gli allacci per il gas – proseguono i due coniugi – ma per noi questo non rappresenta un problema. Infatti, ci siamo attrezzati con un fornello elettrico per cucinare. Inoltre, abbiamo un orto qui vicino che siamo riusciti a coltivare anche in questi lunghi mesi nei quali ci siamo trasferiti lungo la costa e possiamo tranquillamente mangiare i prodotti della nostra terra. Però, l’importante era tornare ad Arquata – concludono Emilio e Elsa – perché queste nostre montagne ci sono mancate moltissimo e non vedevamo l’ora di poter ricominciare». In tutto, come detto, sono 26 le abitazioni realizzate a Pescara. Quelle più grandi, destinate ai nuclei più numerosi, sono ampie 80 metri quadrati. Poi, ci sono quelle da 60 e da 40 metri quadri. Ogni casetta, più o meno, è costata 1.200 euro al metro quadrato e al suo interno si presenta già ammobiliata.