Terremoto, Di Maio: "Niente promesse, qui per ascoltare"

Il parlamentare dei 5 Stelle al Relax e al Canguro

Il vicepresidente della camera Luigi Di Maio all’hotel Relax

Il vicepresidente della camera Luigi Di Maio all’hotel Relax

Ascoli, 29 gennaio 2017 - «Non siamo qui per criticare, ma per ascoltare e se possibile ottenere un decreto migliore da parte del governo». Così il deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ieri all’hotel Relax, nel corso di un incontro con i terremotati che precede di pochi giorni l’approvazione di un nuovo decreto sul sisma da parte dell’esecutivo, prevista tra mercoledì e giovedì.

«C’è bisogno di velocizzare le procedure, senza finire negli scandali cui siamo abituati in Italia», ha detto il deputato. Accompagnato dalle deputate Laura Castelli e Patrizia Terzoni (quest’ultima fabrianese), Di Maio ha incontrato prima gli ospiti dell’hotel Canguro in via San Giacomo (attualmente un’ottantina, per lo più di Acquasanta), a seguire quelli del Relax, circa duecento persone, in maggioranza di Accumoli. A ognuno di questi due incontri era presente una settantina di persone. I timori e le speranze sono stati analoghi. Del resto, non è una novità: da qualche tempo i terremotati si sentono abbandonati, per via delle lungaggini nelle procedure per le casette di legno, oltre a tutto il resto. Più d’uno dal pubblico ha preso la parola. Il timore principale ha riguardato la mancanza di un ‘piano B’ rispetto all’eventuale mancato arrivo delle casette prima dell’estate: in quel caso, dove andrebbero i terremotati? Qualcuno ha chiesto di votare subito. Altri di scongiurare il progetto di un gasdotto che dovrebbe passare anche per Accumoli.

«L’emergenza terremoto ha fatto emergere tutto quello che già normalmente non funziona in Italia – ha detto Di Maio –. Adesso, però, occorre velocizzare le procedure, per le opere di urbanizzazione e per le casette. E fin qui i più efficaci ad agire sono stati gli uomini del genio militare. Ciò di cui abbiamo bisogno è di regole che possano valere in questa occasione come in qualunque altra dovesse presentarsi». E se nei giorni scorsi sono state aperte le buste per le opere di urbanizzazione a Pescara e nella stessa Accumoli, non desta soverchia invidia la maggiore velocità registrata ad Amatrice, dove sono state assegnate le prime casette, ma poche ed estratte a sorte. «Noi non vogliamo fare promesse o dare rassicurazioni – ha precisato Di Maio –. Ma è importante che il governo scriva bene questo decreto, perché eventuali modifiche non arriverebbero prima di sessanta giorni». Insomma tanto buon senso. Tra gli esponenti locali, c’èra solo il consigliere regionale Giorgini.