Minacce al giudice, detenuto esce allo scoperto: "Solo uno sfogo"

Attivato il protocollo di protezione, l’uomo ha raccontato la vicenda al suo avvocato

Detenuto in carcere (ImagoE)

Detenuto in carcere (ImagoE)

Ascoli Piceno, 30 marzo 2015 - “Sono stato io a pronunciare quelle parole”. E’ uscito allo scoperto l’uomo che la scorsa settimana ha provocato l’attivazione del protocollo di protezione per il giudice del tribunale di Ascoli, Giuliana Filippello. Si tratta di un 39enne detenuto per droga nel carcere piceno.

La donna da qualche giorno è scortata da agenti di polizia e si sposta su un’auto blindata. Nel colloquio telefonico con la moglie, attualmente in Tunisia, l’uomo aveva detto di punire il magistrato con l’acido o causandole un incidente stradale. A darne notizia è il legale dell’uomo, l’avvocato Umberto Gramenzi, che oggi ha avuto un colloquio telefonico con il suo assistito.

“Mi ha detto che è stato lui a pronunciare quelle parole, ma ha assicurato, pregandomi di riferirlo anche alla dottoressa Filippello, che si è trattato solo di uno sfogo rabbioso e che il giudice può stare assolutamente tranquilla che non le succederà nulla, soprattutto perché non c’è stata mai l’intenzione di farle del male” riferisce l’avvocato Gramenzi.

Sull’episodio indaga la Procura dell’Aquila, competente per indagini che coinvolgono magistrati del territorio di Ascoli. Il detenuto era stato arrestato a gennaio, per ordine della Filippello a seguito di indagini di polizia che hanno smantellato un’organizzazione di nordafricani e italiani che da Napoli trasferiva ingenti quantitativi di droga fra le province di Ascoli e Teramo. Per tutti è stato disposto il giudizio immediato, ma gli imputati hanno chiesto il rito abbreviato e saranno processati davanti al gup.