Calcioscommesse, via agli interrogatori: sotto la lente Savona-Teramo

Il ds abruzzese si è avvalso della facoltà di non rispondere Intanto, Ascoli spera nella promozione

L’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila Ercole Di Nicola in una intercettazione

L’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila Ercole Di Nicola in una intercettazione

Ascoli, 17 giugno 2015 - Ascoli guarda a Catanzaro, dove sono iniziati oggi negli uffici della Squadra Mobile gli interrogatori per le persone coinvolte nella presunta combine, emersa nell’ambito dell’inchiesta Dirty soccer, del match Teramo - Savona. Qualora le accuse venissero confermate, l’Ascoli potrebbbe sperare nella promozione.

Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere il direttore sportivo della squadra abruzzese Marcello Di Giuseppe, accompagnato dall’avvocato Libera D’Amelio. Chi invece, secondo quanto si è appreso, ha risposto alle domande del vice capo della mobile Angelo Paduano è Marco Barghigiani ds del Savona. Infine sempre oggi è stato ascoltato l’ex calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini che avrebbe deciso di fornire spontanee dichiarazioni agli inquirenti.

Gli interrogatori proseguiranno venerdì con il presidente del Teramo Luciano Campitelli. Secondo quanto ricostruito dalla Dda di Catanzaro, l’ex responsabile dell’area tecnica dell’Aquila Ercole Di Nicola “ricevuto incarico da Campitelli e Di Giuseppe (rispettivamente presidente e ds del Teramo, ndr), anche attraverso la mediazione di Matteini (calciatore del San Paolo Padova, ndr) offriva denaro o altra utilità o vantaggio a due calciatori del Savona, Marco Cabeccia e Alessandro Marchetti, affinché alterassero le proprie prestazioni agonistico-calcistiche a favore della squadra avversaria del Teramo, offerta che però - si legge nell’avviso di garanzia - veniva rifiutata dai due calciatori”.

A questo punto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli indagati avrebbero intrapreso un’altra strada. Con l’intermediazione dell’allenatore del Barletta Corda e Giuliano Pesce avrebbero promesso 30mila euro a Barghigiani (ds del Savona) che “accettava e si faceva latore della proposta corruttiva con altri calciatori del Savona, allo stato non identificati, affinché la squadra del Savona uscisse sconfitta” dall’incontro con il Teramo. Con i tre punti conquistati nell’incontro il Teramo aveva conquistato la matematica promozione in serie B. (Fonte Agi)