Casalecchio, Versari: "Troppi certificati al Salvemini, possibili visite mediche"

Il direttore dell’ufficio scolastico regionale chiede verifiche ai tecnici

L’ingresso dell’istituto Salvemini di Casalecchio

L’ingresso dell’istituto Salvemini di Casalecchio

Casalecchio (Bologna), 7 ottobre 2016 - «Voglio capire cosa sta accadendo al Salvemini e perché solo lì, in quell’istituto, ci sia questo problema. Ho dato mandato all’Ufficio scolastico territoriale (l’ex Provveditorato, ndr) di verificare subito la situazione e di informarmi al più presto». Tecnici di via Castagnoli in partenza: meta via Pertini a Casalecchio, indirizzo dell’istituto tecnico Salvemini. Perché? È questo il rovello che assilla il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari, dopo che il preside Carlo Braga ha invitato i genitori a tenere i ragazzi disabili a casa per la mancanza di insegnanti di sostegno..

Che succede al Salvemini?

«Vorrei fare una premessa».

Prego.

«E’ una fandonia affermare che in Emilia Romagna si è smarrita l’attenzione agli studenti più in difficoltà, come quelli con handicap più o meno gravi. Insisto nel ribadire che il quadro che si sta facendo in queste ore delle nostre scuole è del tutto infondato. Di questo vorrei rassicurare tutti: famiglie, studenti, presidi e docenti».

E quindi?

«La questione riguarda una scuola sola: il Salvemini. E per questo sarà oggetto di approfondimento. Perché il Salvemini che ha 30 posti in organico si trova con più della metà di quelle cattedre scoperte? Già perché? Lo voglio sapere. Sono stupefatto. Non fosse altro perché in scuole limitrofe e di pari caratteristiche non si è verificato nulla di simile. Alle Aldini Valeriani i 25 posti in organico sul sostegno sono stati tutti coperti; al liceo Arcangeli 30 i posti disponibili, 30 i docenti assunti. Lo stesso vale per il Belluzzi Fioravanti: 18 su 18. Perché solo lì?»

E mentre lei indaga che si fa? I ragazzi in classe entrano, ma per poche, pochissime ore.

«Nel frattempo, come accade altrove, invito ad utilizzare gli insegnanti dell’organico potenziato che non sono ‘altro’ rispetto a quelli che entrano in classe. Fanno tutti parte dello stesso corpus docente. Non sono inamovibili e possono essere impiegati a fronte di un’emergenza. A tal fine, al Salvemini sono stati assegnati 16 docenti in più. En passant aggiungo che le Aldini ne hanno 20 e il Belluzzi Fioravanti 18».

Certo che sessanta studenti disabili da gestire in questo modo...

«Perché questo non è accaduto, ad esempio, all’Aldrovandi dove i ragazzi con handicap sono 94? Perché?».

Forse perché le deroghe sono in ritardo?

«Assolutamente no. A luglio a tutti i dirigenti ho inviato una nota in cui affermavo che a studente invariato il rinnovo di quella deroga fosse automatico. E comunque, a breve, procederò con le nuove: proprio come gli altri anni. La commissione sta finendo di vagliare tutti i casi, ma prima di procedere dovevamo sapere dove fossero i nuovi studenti. Le deroghe sono ‘nominali’».

E che dire del fatto che al Salvemini sono arrivati ben 17 certificati da parte di professori?

«Perché? Lo voglio sapere. L’Ufficio scolastico territoriale farà tutte le verifiche. Perché un docente ha detto no? Dove insegna in questo momento? Perché ha inviato il certificato? Potremmo anche chiedere la visita collegiale. Perché? Non lo so. Devo anzi voglio capire e per favore nessuno mi venga a dire che qui trascuriamo questi ragazzi».

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