DARIO CERVELLATI
BFC

Bologna, Dzemaili: "Sono commosso, qui ero in famiglia"

Ultima partita in rossoblù del centrocampista svizzero

Dzemaili saluta i tifosi (foto LaPresse)

Dzemaili saluta i tifosi (foto LaPresse)

Empoli, 7 maggio 2017- Si sono nascoste nella pioggia di Empoli le lacrime sgorgate questo pomeriggio dagli occhi di Blerim Dzemaili. Il centrocampista svizzero, prima della gara, è infatti andato sotto lo spicchio del settore ospiti a salutare i circa mille tifosi rossoblù, prima della sua partenza per Montreal: “Mi sono un po' commosso - svela- perché è sempre bello ricevere un saluto così. Questo- continua- è stato un anno speciale per me; dopo Napoli è la piazza in cui mi sono sentito più in famiglia. I tifosi hanno apprezzato quello che ho fatto e io ho apprezzato i tifosi; l'affetto che hanno dimostrato a me e alla mia famiglia è stato strepitoso, non mi sono mai sentito così amato dalla gente”.

Allo stadio Castellani però non sono “piovute” solo le lacrime dell'ormai ex rossoblù, ma anche le reti, tre per la precisione, che il Bologna, senza il suo leader di centrocampo, ha dovuto incassare dagli uomini di Martusciello: “Oggi- commenta Dzemaili- la partita è andata così, ma bisogna vedere tutta stagione fatta di alti e bassi. Per me, purtroppo, finisce qua e adesso inizia un'altra avventura, che non vedo l'ora di cominciare. La scelta definitiva è stata presa qualche settimana fa dopo aver parlato con il Presidente. Nessuno ad inizio anno poteva aspettarsi un anno come quello che ho fatto qua ma io sono contento della mia scelta che rappresenta per me un nuovo inizio in un calcio diverso nel quale voglio dimostrare quello che ho dimostrato qua per provare a guidare il Montreal alla conquista della Mls”. L'ultimo momento rossoblù dunque Dzemaili lo sfrutta per i saluti e per i ringraziamenti: ”Quest'anno mi ha dato tante emozioni e tante gioie-racconta- ed ho dato il minimo che potevo dare come ringraziamento. Il momento più bello è stato quello in cui ho segnato a ripetizione, mentre quello più importante è stato la partita di Crotone perchè ci ha tolto dalla lotta per la salvezza. Sono molto contento di quello che mi ha dato la squadra, il mister e tutta la piazza. Ringrazio Donadoni per la fiducia che mi ha dato fin dall'inizio e che penso di aver ripagato un po', e dico che se lo avessi avuto 5-6 anni prima avrei potuto fare un'altra carriera. Adesso però voglio davvero dire che il Presidente Saputo è da apprezzare per quello che fa e bisogna togliersi il cappello davanti a persone come lui, perchè non ce ne sono tante”. 

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