Bologna vede l’Europa, Donadoni: "Giusto sperarci"

Dopo la netta vittoria sulla Sampdoria il mister parla del momento dei rossoblù e del suo rifiuto alla Nazionale

Roberto Donadoni al Dall’Ara

Roberto Donadoni al Dall’Ara

Bologna, 27 novembre 2017 - "Allenare una grande come Juventus e Milan? É sempre qualcosa di speciale, quindi magari" Risponde cosí Roberto Donadoni, ospite della trasmissione sportiva Radio Anch'io Sport su Radio Uno Rai, a due ascoltatori, uno di fede rossonera e uno bianconera, che gli manifestano il desiderio di vederlo seduto sulla panchina della loro squadra del cuore.

"Nel caso specifico del Milan -aggiunge l'allenatore bergamasco - hanno sempre reputato ci fosse qualcuno piú bravo di me; scelta legittima ed io continuo a costruirmi una credibilità qua a Bologna, poi vediamo cosa riserverà il futuro". Solo una porta lasciata aperta e nessun desiderio di lasciare Bologna dunque per Donadoni che anzi ricorda il rifiuto alla proposta di Tavecchio di diventare il Ct dell'Italia pur di restare sotto le Due Torri: "La verità -dice il mister rossoblú -  è che Tavecchio mi aveva contattato, ma io avevo preso un impegno con il Bologna ed ero convinto di continuare; dal punto di vista umano sono vicino a Tavecchio perchè al di là dell'offerta con me si è sempre comportato in maniera corretta". Chi in futuro, lavorando sodo come negli ultimi tempi, potrebbe vestirsi d'Azzurro è Mattia Destro: "É uno dei piú talentuosi del Bologna-dice Donadoni- e nell'ultimo mese sta facendo passi in avanti anche nell'allenamento. Se riuscirà a continuare cosí diventerà un giocatore appetibile per la Nazionale".

Per forza di cose il futuro dell'attaccante numero 10 passerà dal rendimento con il Bologna; Bologna che con i tre punti conquistati contro la Sampdoria si è issato a quota 20 punti in classifica a pari merito con Chievo e Milan. Se Montella, allora, continua a pensare all'Europa perché non puó fare lo stesso il Bologna: "Se la mettiamo cosí-dichiara Donadoni - è giusto sperarci, ma la speranza passa dal quotidiano. La nostra impronta da dare alle gare deve essere sempre quella con la Sampdoria, contro la quale in inferiorità non hai ceduto di un passo, poi c'è da dire che il Milan ha speso tanto, noi qualcosa meno e questo puó incidere". Proprio per questioni economiche il campionato si è diviso in diversi tronconi e Donadoni si augura che queste disparità di partenza possano essere per lo meno ridotte: "Il Bologna sta cercando di auto candidarsi alla prima fascia attraverso una programmazione che però non può essere fatta in brevissimo tempo, anche se poi ci sono delle situazioni che ti proiettano in dimensioni che non pensavi di poter affrontare. La spaccatura del campionato è logica e inevitabile se si pensa alle risorse delle prime rispetto alle altre. Per rendere il campionato piú competitivo-finisce il ragionamento- bisogna ragionare anche su questioni economiche che non portino a queste disparità". 

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