Palermo-Bologna, Donadoni. "Pulgar ingenuo, meritavamo di più"

Il tecnico soddisfatto della prova (in 10) della squadra. Verdi: "Cross di Di Francesco perfetto, ho sbagliato io"

Mister Donadoni a Palermo

Mister Donadoni a Palermo

Palermo, 15 aprile 2017 - “Oggi meritavamo il risultato pieno, ma ci abbiamo messo del nostro nel non conquistare il bottino pieno. Non abbiamo mai rischiato, ma siamo stati ingenui”. L'ingenuità di cui parla Roberto Donadoni è l'espulsione di Erick Pulgar, al 24' del primo tempo, che ha cambiato la partita e probabilmente costretto il Bologna a uscire solo con uno 0-0 da Palermo.

“Non si possono commettere ingenuità del genere e far soffrire la squadra penalizzandola in questa maniera. Pochi secondi prima di entrare in campo, sugli scalini,- svela l'allenatore rossoblù - ho detto proprio a Pulgar di non farsi innervosire e di non incorrere in queste sciocchezze. Mi dispiace soprattutto per questo”. Nonostante l'inferiorità numerica che ha scombinato i piani e le aspettative, al tecnico del Bologna la squadra è piaciuta per l'atteggiamento mostrato in campo: “In 10 contro 11 - dice Donadoni - l'atteggiamento è stato quello giusto, perchè ho visto voglia di sacrificarsi e lottare; nel secondo tempo con anche il caldo era difficile fare di più. Tutto ciò che avevamo lo abbiamo dato in campo e io non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che meritavano i tre punti perché sono arrivati più volte davanti alla porta per segnare”.

“All'intervallo - svela Adam Masina - ho parlato con l'arbitro ed ha detto che c'è stata un'esclamazione di troppo. Dispiace - sottolinea - che per una frase di troppo vai a rovinarti una partita” (guarda le foto). Una partita dalla quale il Bologna raccoglie un punto: “Non ci fa male e ce lo teniamo stretto - dice il laterale sinistro -. Chiaramente dobbiamo fare qualcosa in più ma non buttiamo via niente”. Con il pareggio di Palermo il Bologna raggiunge quota 35 punti in classifica, che a 6 giornate dal termine della stagione avvicina la squadra alla matematica salvezza. Da qui alla fine sarà importante avere le giuste motivazioni per concludere bene il campionato: “Ognuno di noi, che siamo professionisti - afferma Masina -, ha le proprie motivazioni personali per fare sempre meglio; se non le ha è meglio che cambi mestiere”.

Le motivazioni non mancano neanche a Simone Verdi: “Non mi aspettavo un campionato così, perché l'ultima volta che è successo che ci fossero tre squadre così attardate, probabilmente non ero neanche nato. Adesso, però, dobbiamo continuare a lavorare per migliorare e portare in campo questi miglioramenti perché la posizione di classifica non è quella che io e i miei compagni ci meritiamo”. Si merita di più il Bologna secondo Simone Verdi, che oggi pomeriggio ha avuto sulla testa anche una nitida occasione da gol: “In 10 contro 11 e con un centrocampista in meno dovevamo cercare di coprire il campo recuperare palla e ripartire, cosa che abbiamo fatto bene in 2-3 circostanze, peccato non averle concretizzate. Il cross - conferma - era perfetto; sono io che ho sbagliato il gesto tecnico”.  

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