Virtus, Lawson: "Orgoglioso di indossare questa maglia"

Il centro bianconero entusiasta della nuova avventura: "Conosco la serie A2, bisogna giocare di squadra"

Kenny Lawson e Alessandro Ramagli nell’impianto dell’Arcoveggio (Schicchi)

Kenny Lawson e Alessandro Ramagli nell’impianto dell’Arcoveggio (Schicchi)

Bologna, 27 agosto 2016 – Il centrone c’è. Kenny Lawson è arrivato a Bologna, ha già affrontato e superato le visite mediche. E all’Arcoveggio ha cominciato a raccontare la sua storia, i suoi sogni. Un anno fa è stato capace di confezionare cifre di tutto rispetto con la maglia di Recanati, sempre nel campionato di A2. La Virtus lo ha voluto per dare quelle sicurezze e quella continuità che nella stagione passata, anche se a più alti livelli, non ci sono quasi mai state.

«Sono felice – racconta Kenny – di essere finalmente arrivato a Bologna, e alla Virtus. Incredibile che una società così importante e piena di gloria mi abbia cercato, sono entusiasta. La Virtus ha una storia incredibile a livello europeo, farne parte mi riempie d’orgoglio. La serie A2 credo di conoscerla, per affrontarla bisogna essere squadra, l’individualismo non conta. Essere gruppo, essere una squadra allenabile, potrà fare la differenza. Personalmente credo ci sia sempre qualcosa in cui si può migliorare, nel mio caso credo si tratti della fase difensiva, della velocità, cose in cui posso crescere. Sono qui per farlo. Tutti i giocatori possono far canestro, ma le cose importanti sono i dettagli, le piccole cose a cui bisogna fare attenzione».

Soddisfatto il tecnico della V nera, Alessandro Ramagli. Per completare il gruppo manca il secondo straniero. La società sta vagliando una serie di identikit per trovare la soluzione migliore. «E’ arrivato – spiega Ramagli –, è a posto fisicamente. Dovrà recuperare quei dieci giorni di gap rispetto alla squadra, ma ha già iniziato a lavorare individualmente e da lunedì sarà in campo con il gruppo, e inizierà a fare passi avanti nella conoscenza con i compagni. Credo che in questo campionato sia importante che il nucleo degli italiani sia di qualità e di solidità. Poi due buoni americani li hanno tutte le squadre, ma due buoni americani che conoscano questo campionato, che sappiano del basket europeo e siano abituati a stare lontano da casa non sono sempre facili da trovare. In questo senso Kenny è un valore aggiunto, ha giocato in un’Università importante dal punto di vista cestistico, ha viaggiato in lungo e in largo, è abituato a fare il professionista lontano dagli Usa, ha conoscenza specifica della A2. Aveva tutte le prerogative per inserirsi nel nostro gruppo e aiutarlo a crescere. Di solito, quando senti al telefono un giocatore che sta al di là dell’oceano, per i primi approcci, il colloquio risulta banale, invece la mia chiacchierata di presentazione con Kenny è stata tutt’altro che banale. Abbiamo portato a Bologna una persona di qualità».

La chiosa spetta al general manager del club, Julio Trovato, pure lui, come Ramagli e Lawson, al debutto nella nuova avventura all’ombra delle Due Torri. «E’ importante avere Kenny qui – sottolinea Trovato – impiegherà poco per recuperare il gap e presto sarà in gruppo. Per dire dello spessore di questo ragazzo, voglio solo ricordare che mentre noi lavoravamo per accelerare i tempi del suo arrivo da questa parte del mondo, lui in California si è mosso personalmente tra un ufficio e l’altro, presentandosi all’ambasciata a San Diego perché la sua pratica fosse tenuta in considerazione, prendendo appuntamenti, cercando in ogni modo di smuovere e sveltire la situazione. Questo dice tanto sulla sua voglia di far parte della Virtus, e di iniziare prima possibile questa nuova avventura. Ora il novanta per cento della squadra è completata. La guardia? La speranza di essere vicini a chiudere l’ho espressa tante volte, ma contiamo di poterla annunciare nei primi giorni della prossima settimana».

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