Giorgio Guidelli
Cesena, 19 ottobre 2014 - La storia (in carne ed ossa) della settimana è una signora che ha spento 108 candeline. Il nostro Ermanno Pasolini ha colto nelle dolci pieghe della donna cesenate le vene della memoria, dove sgorga prezioso un messaggio di saggezza. È da quel viso (e da quelle parole) che può ripartire di slancio la nostra speranza, la nostra motivazione a fare e a vivere ogni istante.
Quelle dolci pieghe di una veneranda cesenate hanno vissuto secoli di cambiamenti repentini, balzando dall'età dell'ultimo telegrafo alla connessione digitale permanente. Eppure quell'esempio è sempre lì, a indicarci la via per saltare come gazzelle gli ostacoli che oggi paiono insormontabili. La nostra signora ha vissuto ben altro che le ere del loden e delle crisi. Ed oggi rappresenta la Cesena che ce l'ha fatta. Che ha coraggio e modesto ottimismo. In preda ai piagnistei quotidiani, pensiamo ogni tanto a quelle 108 candeline. E quella magnifica festa di compleanno sarà anche un po' la nostra. Twitter: @GGuidelli