"Pariolino" addio, i parcheggi al posto del campo da tennis

Con l'ex campo da tennis, dietro il Centrale, se ne va una parte della storia fanese

L'ingegnere Bruno Benini impegnato in una volè

L'ingegnere Bruno Benini impegnato in una volè

Fano, 6 aprile 2017- Cala il sipario sullo storico campo da tennis in terra rossa, dietro il Caffè Centrale: in disuso da quasi vent'anni, scompare per fare spazio a posti auto e giardinetto. La proprietà -l'Istituto per il Sostentamento per il Clero- da qualche giorno ha dato il via ai lavori di sistemazione dell'area, ma i tennisti che negli anni '60 e '70 si sono dati battaglia sul quel campo, che hanno trascorso lì parte della loro giovinezza, che sono stati protagonisti di epiche partite e di discussioni animate, vivono con una punta di tristezza il cambiamento. “Era abbandonato da una ventina d'anni, ma sarebbe stato bello realizzare un parcheggio interrato e sopra un giardino”. Così l'ingegnere Bruno Benini che agli inizi degli anni '70 ha formato insieme a Franco Travaglini, Stefano Ansuini, Maurizio Marfori, Sandro Meletti e Gino Pianosi la squadra fanese che ha raggiunto ottimi risultati a livello regionale e perfino a livello nazionale. “Allora era il campo da tennis con il fondo migliore -ricorda Sergio Schiaroli- quando pioveva assorbiva velocemente l'acqua ed era l'unico con la tribunetta”. E proprio Schiaroli, in un libro dedicato alla storia del tennis fanese, ha ricostruito le vicende del Campo Centrale o Pariolino, “così chiamato per riportare alla mente il Circolo Tennis Parioli frequentato da persone importanti e da vip”. Il Pariolino, infatti, “divenne luogo d'incontro -racconta Schiaroli nel libro- di vecchi amici, tennisti appassionati, che, meno giovani, lo avevano scelto come sede di un loro esclusivo club estivo”. Il Campo Centrale, che il Circolo Tennis aveva preso in affitto dalla Curia, funzionava solo nei mesi estivi ed “era un luogo d'incontro -scrive Schiaroli nel libro- non solo per giocare a tennis, ma anche per discutere di problemi cittadini, arte, cultura e politica. Poteva così accadere che mentre i notissimi Marziano Sperandini e Giancarlo Morosini giocassero ormai a “memoria” il loro ennesimo match, sotto l'ombra del fico, vicino alla tribuna, si parlasse animatamente della mostra fotografica di Gianfranco Antonioni come dei provvedimenti economici di Giulio Amato”. E ancora: “Il Club era frequentato da Orlando Rovinelli, Lugi Trebbi, Sergio Caprara, Aldo Mancurti, G. Carlo Morosini, Marziano Sperandini, Sergio Pacchiarotti, Arnaldo Gai. Maestro e animatore, il più amato dei custodi fanesi: Guido Bragagna, vecchio lupo di mare”. Tra i custodi del Centrale, oltre a Bragagna, anche l'ex maresciallo della guardia forestale Pietro Pippa, mentre Oddo e la moglie Maria si occuparono dei campi del Florida dal 1946 agli anni '70. Insomma il Campo Centrale ha rappresentato un aspetto significativo del vissuto di tanti fanesi ed è per questo che la soluzione di farne un parcheggio è stata accolta con un certo rimpianto, ben diversa sarebbe l'idea di trasformarlo in parchetto. “Quel campo -conclude Schiaroli- ha rappresentato una storia importante per i tennisti fanesi e per questo ben venga un'area verde perché così l'ex Campo Centrale rimarrebbe un punto di ritrovo”.