Messico, sparatoria in discoteca: un dj fanese miracolato

Il racconto di Gabriele Monopoli 41enne: "Ero lì cinque minuti prima..."

Mono dj e alle sue spalle il retro del Blue Parrot

Mono dj e alle sue spalle il retro del Blue Parrot

Fano (Pesaro e Urbino) 17 gennaio 2017 - “A tutti gli amici in Italia: sto bene! Non ero in giro durante la sparatoria a Playa”. Così ieri mattina il 41enne fanese Gabriele Monopoli, consulente della comunicazione e disk jockey conosciuto come Mono dj, ha voluto tranquillizzare i suoi amici. Poco prima di postare quella frase su Facebook, infatti, Monopoli era stato svegliato nel cuore della notte dalle telefonate allarmate dei parenti che volevano sincerarsi delle sue condizioni, sapendolo da giorni proprio lì... al Bpm Festival di Playa del Carmen in Messico, la kermesse di musica elettronica che ogni anno attira migliaia di turisti stranieri da tutto il mondo. Tra questi Mono dj.

“Vengo qui da tre anni – racconta al telefono Mono dj –. Oggi ero appena andato a dormire quando hanno iniziato ad arrivarmi telefonate allarmate dall'Italia. Qui erano le 4.30 e ancora non sapevo niente. Sono stati i miei amici a raccontarmi della sparatoria al Blue Parrot. Io c'ero passato 5 minuti prima che succedesse...”. Nonostante avesse il braccialetto che consente di entrare a tutte le feste del circuito Bpm e che il Blue Parrot fosse la discoteca più in voga tra quelle che ospitano il festival, Monopoli ha deciso di non entrare. A ripensarci gli vengono i brividi.

“E' la morte che ti passa di fianco – commenta -. Ero proprio lì davanti, indeciso se entrare o meno. Ma ero stanco e il programma della serata non mi entusiasmava più di tanto. Così ho deciso di tornare in albergo. Devo dire che quest'anno ero passato più volte lì davanti, ma alla fine non sono mai entrato al Parrot. Ho scelto locali più piccoli perché era davvero un casino lì dentro”.

E' arrivato a Playa del Carmen il 7 gennaio sera Mono dj, proprio per il festival. “Fra tre giorni riparto per Miami con un po' di ansia – ammette -. Anche perché il giorno prima di partire per questa vacanza c'era stata una sparatoria in aeroporto di Fort Lauderdale con 5 morti che già mi aveva fatto pensare. Adesso questo pericolo scampato che da una parte è un sollievo...ma dall'altra ti fa riflettere su come il mondo non sia più un posto sicuro. Ti fa perdere il gusto di viaggiare”.

Uscendo dall'albergo avrebbe voluto andare a riposarsi in spiaggia, ieri, Monopoli. Ma più passava il tempo più prendeva consapevolezza di ciò che l'aveva sfiorato. “Il mio albergo è a 10 minuti da lì – prosegue il racconto alle 8.40 ora locale-. Dopo la colazione sono passato al Blu Parrot. La zona è presidiata dalla polizia. E' un casino. Non ho fatto foto perché sicuramente trovavo da discutere. Ho chiesto: sono 4 morti e una dozzina di feriti. E' brutto. Tutto tetro”. Il Semenaro Playa News, quotidiano del posto, pochi minuti dopo parlava già di 6 morti nella sparatoria del Blue Parrot, 4 sul posto e due in ospedale, e 7 feriti. “Si parla di 5 Gatilleros che avevano armi lunghe e corte usate per sparare contro la gente – riferisce Monopoli concludendo -. Una questione di pizzo. Pare che l'attacco sia stato perché gli organizzatori del Bpm non hanno pagato la quota completa. E infatti tra i morti c'è anche un canadese, uno dei Principali gestori e organizzatori del Bpm”.