Chalet, un giradischi rotto. Nuovo sequestro

Controllo dei carabinieri giovedì notte. Stesse misure per l’Arzilla Village

AL CREPUSCOLO Un’immagine dello Chalet del mar, sul finale di stagione (foto d’archivio)

AL CREPUSCOLO Un’immagine dello Chalet del mar, sul finale di stagione (foto d’archivio)

Fano, 21 agosto 2017 - Continua la telenovela dell’estate cittadina: due auto dei carabinieri hanno percorso giovedì notte, tra due ali di giovani, il tratto dell’Arzilla ed hanno controllato i locali che si snodano lungo la stradina che segue il ponticello dell’Arzilla. Ieri sono arrivati i risultati attraverso i verbali: sono stati sequestrati gli impianti musicali a due locali, lo Chalet del Mare e l’Arzilla Beach Village, che hanno fra l’altro alcune partecipazioni incrociate. Per cui, come in un film già visto, il locale tra i più noti della costa e cioè lo Chalet, passa di nuovo da 1250 persone a 197; cioè quelle che aveva prima che la commissione di vigilanza sui locali accordasse un permesso temporaneo per l’uso della spiaggia libera facendo salire in modo esponenziale la ‘capienza’. Una specie di limbo che è andato avanti per tutta la settimana di Ferragosto e che scadeva proprio giovedì sera quando sono avvenuti i controlli dei carabinieri.

A questo punto sia lo Chalet che l’Arzilla Village andranno avanti senza poter fare musica anche se il primo locale può continuare con la ristorazione. Per cui torna nel cassetto la discoteca all’aperto. Fino a quando? Nessuno lo sa. Il provvedimento di notifica del sequestro è stato comunicato dai carabinieri all’amministratore Maurizio Girolimetti. Nella giornata di sabato è ripartita quindi la telenovela, perché i gestori del locale, dopo il sequestro di fine maggio, hanno dovuto richiamare il legale, Lorenzo Ruggeri, facendo ripartire le procedure per arrivare al dissequestro dell’impianto musicale, ‘liberatoria’ che deve essere disposta dal magistrato.

Che ci fosse qualcosa nell’aria di questo genere, lo si sospettava già da venerdì perché Maurizio Girolimetti e il gestore Richard Mengucci si erano recati dal sindaco Massimo Seri. Cosa si siano detti esattamente nessuno lo sa, ma non è da escludere che abbiano avanzato la possibilità di restituire le chiavi del locale all’amministrazione per traghettare su Pesaro. Perché più volte è stato ventilato di ‘replicare’ un locale del genere nel capoluogo visto che il sindaco Matteo Ricci per anni ha festeggiato il suo compleanno proprio allo Chalet ed ha potuto notare le potenzialità e la forza del richiamo di questa discoteca all’aperto, sul mare.

Una storia che dunque torna al punto di partenza dopo una decina di riunioni della commissione di vigilanza sui locali pubblici, con prescrizioni in continua evoluzione, come quella dei bagni chimici poi diventati quelli nei container che però, essendo alti 4 metri, non passano sotto il ponte dell’Arzilla. Va detto che nel corso dei controlli effettuati giovedì notte da parte dei carabinieri, nell’area del Lido dove giravano migliaia dei ragazzi, sono state fermate per controlli diverse persone, alcune delle quali dovevano scontare anche delle pene detentive. Ma questa è un’altra musica.