Fano, aspirante suicida salvato in extremis

Trentenne voleva lanciarsi da una finestra, bloccato dalla madre e dai carabinieri

Carabinieri di Fano (archivio)

Carabinieri di Fano (archivio)

Fano, 21 febbraio 2018 - Paura per un ragazzo di 30 anni avvistato a penzoloni da una finestra al terzo piano di una palazzina di Ponte Sasso. Dietro di lui l’anziana madre, che con tutte le sue forze lo tratteneva per le gambe, nel tentativo di non farlo precipitare al suolo da quei 10 metri e più d’altezza. Ad assistere a questo dramma familiare, domenica sera, un passante che portava a spasso il cane: attirato dalle urla ha alzato gli occhi al cielo e ha visto la scena, con questo ragazzo che minacciava di gettarsi di sotto, ‘seduto’ sul davanzale e l’anziana madre stremata che provava a farlo desistere dall’intento. Immediata la chiamata al 112 con la descrizione minuziosa di quanto stava accadendo all’operatore.

Solo pochi minuti e un equipaggio dell’aliquota Radiomobile dei carabinieri di Fano era già lì ad intavolare una lunga trattativa con il trentenne, affetto da una grave forma depressiva, per farlo desistere dal compiere l’insano gesto. Mentre uno dei militari negoziava dal basso cercando di guadagnare la fiducia del ragazzo assieme al tempo necessario perché il collega prendesse in mano la situazione, l’altro saliva nell’appartamento. Una scena da brivido. Tanto più che quando alla fine sembrava che il giovane fosse tornato alla realtà, con i piedi ben piantati per terra e la mamma stava mollando la presa, il ragazzo si è sporto nuovamente dalla finestra nel tentativo di lasciarsi cadere nel vuoto. Solo grazie alla fulminea reazione della madre e dei carabinieri che lo hanno afferrato a un braccio e al giubbetto si è evitato che il giovane aspirante suicida riuscisse nel suo intento. Nonostante la sua ostinata volontà di divincolarsi dalla presa, i tre sono riusciti a salvarlo. Sollevato di peso e messo in sicurezza, con il conforto della mamma, il ragazzo ha deciso spontaneamente di affidarsi alle cure dei medici recandosi all’ospedale di Fano.