Dolci dopo il Tiggi, il fanese Augusto tradito dalla crema chiboust

E' Vincenzo Monaco il trionfatore della prima edizione della trasmissione di Raiuno che trasforma lo studio Nomentano 1 in una pasticceria. Antonella Clerici gli ha consegnato l'assegno da 100mila euro.

La sconfitta è comunque dolce

La sconfitta è comunque dolce

Fano, 20 marzo 2015 - Il sogno dei 100mila euro e di una pasticceria tutta sua...è sfumato per la chiboust. La crema della Saint-Honorè è venuta un po' più lenta del dovuto ad Augusto Palazzi, e di conseguenza anche l'aspetto finale della torta è stato un po' penalizzato. Nonostante di sapore fosse buonissima, a detta dei giudici.

L'emozione della finalissima di Dolci dopo il Tiggì ha giocato un brutto scherzo al pasticcere fanese che davvero per un soffio ha perso l'occasione che capita una sola volta nella vita. "Ma per me è già stato un successo arrivare fino a qui - ha detto al telefono dopo la trasmissione - mai me lo sarei aspettato, a novemrbe, quando ho venduto l'edicola". 

I giudici si sono complimentati con entrambi i finalisti della trasmissione di Raiuno condotta da Antonella Clerici, anche se alla fine ne hanno dovuto scegliere solo uno a cui assegnare il montepremi da 100mila euro in palio.

L'assegno e il titolo di Campione di Dolci dopo il Tiggì è andato a Vincenzo Monaco che può vantare una lunga tradizione familiare alle spalle, ma l'applauso più caloroso il pubblico l'ha tributato all'intrepido sfidante che a 38 anni ha fatto un salto nel vuoto dedicandosi alla passione per la pasticceria, nata 10 anni fa, grazie ai primi corsi amatoriali. 

Piccole imperfezioni hanno penalizzato il seppur ottimo risultato finale dell'ex edicolante Augusto. Il giudice Luca Montersino l'ha subito ripreso per l'utilizzo della carta da forno per i bignè e per la consistenza della chiboust. "Complimenti ad entrambi perché nelle difficoltà hanno saputo riprendersi - ha sottolineato Salvatore De Riso - Augusto con il caramello e Vincenzo all'inizio" con la planetaria. "Ricordiamoci tutti che fino a novembre vendevo il Resto del Carlino... mica è roba da poco essere arrivati fino a qui".