Fecero incendiare il 'Pesce azzurro': i mandanti erano ristoratori concorrenti

Il rogo doloso nel 2010 distrusse il locale della marineria fanese. Denunciate sette persone fra mandanti ed esecutori

L'incendio doloso al Pesce Azzurro di Fano

L'incendio doloso al Pesce Azzurro di Fano

Fano, 26 luglio 2014 - Scoperti i mandanti dell'incendio doloso che nel giugno del 2010 distrusse il ristorante 'Pesce azzurro' per oltre mezzo milione di danni. Sono stati due concorrenti, invidiosi del troppo successo del 'Pesce azzurro'. La notte del 15 giugno 2010 andarono distrutti 1.600 metri quadri di superficie. Il locale fino alla sera prima aveva sfornato 1.000 pasti al giorno al costo di 10 euro ognuno. 

Sin da subito si era compreso come l’incendio fosse di origine dolosa. Le telecamere avevano infatti immortalato due figure che scavalcavano la recinzione per entrare nell’area. Pochi minuti dopo si era osservato il bagliore dell’incendio e, quasi contemporaneamente, le stesse due figure saltare velocemente la recinzione e allontanarsi per la stessa via dalla quale si erano introdotte. Peraltro, in quello stesso punto, a ridosso del muro di recinzione ed all’esterno dello stesso, veniva trovata una tanica di plastica da 5 litri, contenente circa 4 litri di benzina verde, anch’essa sottoposta a sequestro.

 A distanza di 4 anni, i carabinieri hanno denunciato sette persone fra mandanti ed esecutori materiali, dopo che l'inchiesta, trasmessa nel 2011 alla Dda di Bari, e' tornata nella titolarita' della procura di Pesaro. Il ristorante self-service 'Pesce azzurro' avrebbe dato fastidio ad una coppia di coniugi pugliesi che gestiva un locale vicino. I due si sarebbero rivolti a due pluripregiudicati pugliesi perche' individuassero i possibili incendiari, mentre a finanziare l'operazione sarebbe stato un imprenditore di Fano la cui moglie e' socia del ristorante della coppia.

I due pregiudicati incaricati del blitz, raggiunta Fano in treno dalla Puglia, hanno dato fuoco al 'Pesce azzurro' ripartendo subito dopo via Rimini.